I bianconeri di Shedden vincono 5-3 la terza stracantonale della stagione e tornano sopra la linea. I biancoblù restano fermi a quota 22 punti
LUGANO - Il Lugano vince con merito il derby della paura, l’Ambrì mastica amaro e paga a caro prezzo le tante (troppe) disattenzioni individuali. Al termine di una stracantonale equilibrata e apertissima, gli uomini di Shedden - più efficaci nei momenti decisivi - si sono imposti 5-3 conquistando tre punti d'oro.
Partenza pirotecnica con l’Ambrì subito pungente e capace di trovare la via del gol al 2’08” con Thibaut Monnet. L’attaccante di Martigny, al sesto centro stagionale, ha raccolto un rebound su tiro di Pesonen trafiggendo Merzlikins e portando i suoi sull’1-0. Giusto il tempo di tornare a centro pista, che i bianconeri hanno immediatamente impattato la contesa con Luca Fazzini, a segno solo 23” più tardi complice un intervento non impeccabile di Zurkirchen. Galvanizzato dal pari il vivace Lugano ha poi trovato il primo vantaggio di serata al 6’38” grazie ad un bel tiro al volo di Hirschi (2-1). Superata indenne una situazione d’inferiorità numerica (penalizzato Gautschi al 14’12”), i biancoblù hanno ripreso a premere in cerca del secondo punto ma nel primo tempo lo score non è più cambiato.
Derby frizzante anche nel secondo periodo, con i leventinesi capaci di iniziare nuovamente nel migliore dei modi e realizzare il 2-2 al 22’ con Elias Bianchi (splendida deviazione su tiro di Fora). Dopo una fase senza grosse occasioni e diversi errori da una parte e dall’altra, i sottocenerini hanno trovato il prezioso 3-2 al 32’ ad opera di Massimo Ronchetti. Il difensore, con un beffardo backhand apparentemente inoffensivo, ha sorpreso l'ancora incerto Zurkirchen. Incassato il colpo l’Ambrì ha reagito, sfiorando il pareggio con Lauper, la cui conclusione ha “superato” Merzlikins con il disco a toccare il palo e flirtare con la linea di porta: provvidenziale l’intervento di Bürgler ad allontanare il puck. Nel finale biancoblù insidiosi (ma non concreti) sull’asse Emmerton-Pesonen.
Sotto di un gol e costretti ad inseguire, gli ospiti sono stati puniti in entrata di terzo tempo ancora da Fazzini, lesto nell'approfittare di un disco "sanguinoso" perso da Mäenpää nello slot ed infilare il quarto gol alle spalle di "Zuri". Colpiti ma tutt'altro che rassegnati, i biancoblù si sono gettati nuovamente in avanti trovando il gol del 4-3 con Jelovac al 51'. Nel finale la banda Kossmann - con il portiere svittese richiamato in panchina - ha tentato il tutto per tutto, ma al 59'18" Maxim Lapierre ha chiuso i conti siglando il definitivo 5-3.
In virtù di questo risultato gli uomini di Shedden tornano a respirare e si portano sopra la linea (settimi) con 33 punti. Da parte sua il fanalino di coda Ambrì, volenteroso ma punito dalle troppe disattenzioni, resta fermo a 22 punti. Infine, in casa Lugano - dove l'infermeria è sempre affollata - da segnalare anche il ferimento di Sondell.
LUGANO - AMBRÌ 5-3 (2-1, 1-1, 2-1)
Reti: 2’06” Monnet (Pesonen, Mäenpää) 0-1, 2’29” Fazzini (Bertaggia) 1-1; 6’38” Hirschi (Klasen, Zackrisson) 2-1; 22’27” Bianchi (Fora) 2-2; 32’19” Ronchetti (Bertaggia) 3-2; 44’56” Fazzini 4-2; 50'21” Jelovac (Kamber, Ngoy) 4-3; 59’18” Lapierre (Brunner, Zackrisson) 5-3.
LUGANO: Merzlikins; Hirschi, Chiesa; Sannitz, Sartori; Riva, Sondell; Ronchetti, Romanenghi; Klasen, Zackrisson, Lapierre; Bürgler, Hofmann, Brunner; Reuille, Gardner, Walker; Bertaggia, Morini, Fazzini.
AMBRÌ: Zurkirchen; Mäenpää, Zgraggen; Jelovac, Ngoy; Gautschi, Fora; Berger, Trunz; Pesonen, Emmerton, Monnet; Lauper, Hall, Berthon; Bianchi, Fuchs, Kostner; Bastl, Kamber, Lhotak.
Penalità: Lugano 1x2'; Ambrì 2x2'.
Note: Resesa, 6’764 spettatori. Arbitri: Vinnerborg, Viegand; Espinoza, Progin.