I tre punti ottenuti contro Zurigo e Davos hanno messo in luce pregi e difetti di una compagine che punta a stupire ma che potrebbe risentire degli impegni della Spengler
LUGANO - Il ritorno dalla pausa per le nazionali ha un retrogusto difficile da analizzare per quanto concerne il Lugano: i tre punti ottenuti mercoledì contro il Davos possono rendere dolce questa settimana, la sconfitta maturata a Zurigo lascia un pò di amaro, ma a conti fatti il bottino poteva essere sia più magro che più abbondante.
No, non stiamo dando i numeri, ma stiamo tentando di analizzare quanto visto sul ghiaccio contro iLions e contro i ragazzi di Del Curto. All'Hallenstadion la differenza l'hanno fatta i dettagli: i padroni di casa hanno sfruttato il doppio powerplay e le occasioni in contropiede e nello slot, il Lugano no. In pochi si potrebbero arrabbiare se dicessimo che come mole di gioco e come attitudine i bianconeri di Shedden - che carattere che ha dato a questa squadra il canadese, ndr - avrebbero potuto anche sperare di ottenere qualche punticino nell'insidiosa trasferta tigurina.
Neanche attaccarsi troppo agli infortunati o agli ammalati può rappresentare un alibi: i Lions e il Davos giunto mercoledì alla Resega stanno messi anche peggio!
Se a Zurigo il Lugano poteva sperare in un punticino (magari anche due, non si sa mai!), mercoledì contro il Davos Hirschi e compagni hanno rischiato di chiudere l'ultima settimana di campionato del 2015 con l'amaro in bocca. Un powerplay assolutamente inefficiente - il buon Doug deve trovare un rimedio in maniera immediata, altrimenti nei playoff saranno dolori! - e le difficoltà nel superare Genoni hanno rischiato di mettere con le spalle al muro una compagine bianconera graziata anche da due pali colti dagli ospiti.
Questa volta sono state le transizioni e le giocate solitarie a ribaltare come un calzino la sfida permettendo alla truppa sottocenerina di guardare con più fiducia al futuro prossimo. Un futuro contraddistinto dall'avventura nella Coppa Spengler e dai due derby che arriveranno in maniera immediata.
La speranza, sotto le volte della Resega, è sia di far bene in terra grigionese sia di non sprecare troppe energie: perdere colpi nelle due sfide ravvicinate con l'Ambrì potrebbe complicare da matti le cose, tenendo conto che fra poco inizierà la vera corsa decisiva verso i playoff. I tifosi si domandano: non era il caso di rinforzare l'organico in vista della Spengler con qualche altro innesto evitando di spompare troppo le stelle della squadra? Ai posteri l'ardua sentenza...