Cerca e trova immobili

HCAP-HCLFora, Pettersson, conferme e sorprese: i top e flop di Ambrì e Lugano

19.11.15 - 19:02
Le crescita di Pestoni, i guizzi di Klasen, gli svarioni di Birbaum... ecco coloro che si sono distinti in positivo ma anche in negativo nel secondo turno completo di LNA
Fora, Pettersson, conferme e sorprese: i top e flop di Ambrì e Lugano
Le crescita di Pestoni, i guizzi di Klasen, gli svarioni di Birbaum... ecco coloro che si sono distinti in positivo ma anche in negativo nel secondo turno completo di LNA
HOCKEY: Risultati e classifiche

LUGANO - Archiviato anche il secondo turno completo di LNA, è di nuovo tempo di bilanci. Con la rubrica dedicata ai “Top e Flop”, ovvero a coloro che si sono distinti - in positivo ma anche in negativo - proporremo quelli che secondo noi sono stati i principali protagonisti di questa parte di campionato (dalla 12esima alla 22esima giornata).

Cambiamenti, rivoluzioni, nuove filosofie di gioco: in Ticino c’è stato un “terremoto sportivo” e nel corso di questo turno, Ambrì e Lugano hanno cambiato i rispettivi head coach. Via Pelletier e Fischer, ingaggiati Kossmann e Shedden. Le squadre, dopo aver toccato il fondo (classifica…) stanno lanciando segnali incoraggianti ai propri tifosi. Attualmente i bianconeri (31 punti), occupano la sesta posizione - parimerito con il Losanna - mentre i biancoblù hanno 27 punti e si trovano a 2 lunghezze dal Kloten (ottavo). Da segnalare che il Lugano ha giocato una partita in più (quella del 10 novembre vinta 6-2 a Losanna).

HCAP, i Top:

Michael Fora:
Un innesto di qualità, il miglior difensore svizzero attualmente a disposizione di Kossmann. Assente nella prima parte di stagione a causa di un infortunio, il 20enne ticinese ha avuto un ottimo impatto con la realtà della LNA e partita dopo partita si sta assumendo sempre maggiori responsabilità. Fisico, intelligenza tattica e un buon tiro, Michael ha già realizzato due reti: spettacolare la prima contro il Davos, frutto di un pregevole one-timer quella contro il Langnau. Un giovane su cui costruire la squadra del futuro.

Thibaut Monnet:
Una spina nel fianco per le difese avversarie, un attaccante dall’indiscutibile fiuto del gol che in Leventina ha ritrovato il sorriso. Il 33enne di Martigny ha fornito prestazioni costanti realizzando anche reti pesanti. In questo “secondo scorcio” di campionato ha collezionato la bellezza di 6 gol e 4 assist, diventando un punto fermo di questo Ambrì.

Inti Pestoni:
Inti is back. Dopo un avvio di campionato sicuramente al di sotto delle sue potenzialità (5 punti nelle prime 11 giornate e prestazioni spesso opache), il 24enne attaccante ticinese è tornato sui suoi livelli arrivando pure a vestire la maglia di Top Scorer. Grinta, impegno e performance positive - condite da 5 reti e 10 assist - hanno caratterizzato il suo secondo turno di regular season. L’Ambrì aveva assolutamente bisogno delle sue giocate, anche Giroux (6 reti nel secondo turno) ha beneficiato della sua crescita: ottime notizie per Hans Kossmann.

HCAP, I Flop:

Alain Birbaum:
Impreciso, distratto e troppo discontinuo: Alain Birbaum non sta certo brillando né in fase di impostazione né tantomeno in quella difensiva. Finora Kossmann gli sta ancora dando la possibilità di giocare parecchi minuti, ma continuando così potrebbe presto finire in sovrannumero.

Zach Hamill:
Il suo impegno non si discute, ma da lui - finché ha giocato - ci si attendeva probabilmente qualcosa in più. L’attaccante canadese potrà sicuramente tornare utile alla causa biancoblù, anche se con l’arrivo di Nordlund - elemento imprescindibile per dare solidità alla difesa - non troverà facilmente spazio sul ghiaccio.

Kamber-Bastl:
Sbarcati in Leventina la scorsa estate, da loro ci si aspettava sicuramente di più. Kamber, benché in leggera ripresa (soli 3 assist nel secondo turno, ma 2 nella penultima sfida giocata contro il Langnau), sbaglia ancora molto e pare troppo lento. Bastl aveva iniziato piuttosto bene la regular season, ma in questa fase si è un po’ “perso”: Kossmann - lo scorso venerdì contro i Tigrotti di Laporte - lo ha confinato in tribuna.

HCL, i Top:

Linus Klasen:
Il fromboliere bianconero è tornato. Incisivo e a tratti imprendibile come nella scorsa stagione, il 29enne svedese - criticato a inizio campionato poiché in ombra e troppo incline all’errore - ha già comunque toccato quota 20 punti (8 reti e 12 assist). Dopo l’esonero di Fischer ha decisamente cambiato marcia: ben 7 gol e 4 assist dal 23 ottobre a oggi.

Raffaele Sannitz:
Il “vecchio” leone è tornato. Atteggiamento da leader, grinta e tantissimo impegno: Sannitz lotta, vince ingaggi, si sacrifica e segna pure… 4 reti e 1 assist nelle ultime partite: il suo costante lavoro non può che soddisfare Doug Shedden.

Merzlikins-Brunner:
Il portiere e l’attaccante sono due piacevoli conferme: erano già stati inseriti nei top in occasione del primo turno. L’estremo difensore è una sicurezza, ha trascinato in più di un’occasione i bianconeri e per Manzato sarà a questo punto difficilissimo scalzarlo dal ruolo di titolare. Da parte sua il 28enne elvetico ex Detroit Red Wings, rapido guizzante e costantemente pericoloso, ha giovato del cambio di allenatore e anche nelle ultime partite ha fatto molto bene: quando ha il disco per gli avversari (spesso) sono dolori.

HCL, i Flop:

Fredrik Pettersson:
Forse una provocazione, ma da un giocatore della sua classe ci si aspetta molto di più (2 gol dalla fine del primo turno ad oggi). Pettersson sta incontrando parecchie difficoltà a fare breccia nelle difese avversarie e anche in fase difensiva potrebbe aiutare maggiormente i compagni. Il talento e la classe non si discutono: lo svedese - autore di 35 reti lo scorso campionato - deve però ancora cambiare marcia.

Diego Kostner:
Poco graffiante e incisivo, Diego sta faticando parecchio in questa fase di regular season e nelle ultime partite ha “perso il posto” di titolate. Il 23enne Nazionale italiano è in scadenza di contratto e alcuni rumors lo accostano all’Ambrì. Se vorrà guadagnarsi il rinnovo con i bianconeri dovrà sicuramente aumentare il suo rendimento.

Tony Martensson:
Il giudizio è probabilmente un po' severo, in quanto l'attaccante svedese ha dato segnali di ripresa. Considerando però il fatto che doveva essere il grande colpo di mercato dei bianconeri, il suo rendimento non è ancora sufficiente. Quando verrà ingaggiato un quinto straniero - la società ha confermato che tornerà sul mercato - e Shedden sarà obbligato a fare delle scelte importanti, il centro 35enne potrebbe finire in tribuna.

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE