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La squadra granata, postille permettendo, non sarà smembrata L'avvocato Canevascini ha fatto luce sulla situazione del Bellinzona: "La retrocessione non annulla d'ufficio gli accordi presi. Certo molti atleti si saranno tutelati con apposite scappatoie"
BELLINZONA – La prima certezza, dopo mesi di dubbi, a Bellinzona è arrivata oggi, con il rifiuto da parte della SFL di concedere la licenza per il prossimo campionato. La bocciatura è un duro colpo per le ambizioni dell'ACB, ancora impelagato nelle operazioni di salvataggio dal fallimento.
La discesa – almeno così dovrebbe essere – in Prima Lega Promotion porterà con sé mille mugugni. E non sarà per nulla semplice, come sostenuto da Giulini, renderla temporanea, in attesa di un veloce ritorno in Challenge e di un attacco alla Super League. Tanto più che, contratti alla mano, non è detto che i giocatori ACB, quelli che quest’anno si sono distinti sul campo, vestiranno ancora granata tra un paio di mesi.
“Il regolamento dice che, nel caso in cui non ottenga la licenza, un club viene automaticamente retrocesso alla prima lega amatoriale fuori dalla Swiss Football League”, è intervenuto l’avvocato ticinese Brenno Canevascini, noto esperto di questione legate ai regolamenti sportivi..
La Prima Lega Promotion dunque…
“Quella serie è fuori dall’organizzazione della SFL. Per questo motivo è lecito pensare che il Bellinzona finirà per giocare a quel livello”.
Per quanto riguarda i contratti dei giocatori, la perdita di categoria li rende nulli?
“Con il vecchio sistema, quando ancora c’era la Prima Divisione Classica, tutti gli accordi divenivano privi di valore con la retrocessione. Ora i contratti standard della Swiss Football League diventano nulli solo in caso di perdita della licenza o di relegazione in una lega tipicamente amatoriale”.
Amatoriale come, appunto, la Prima Lega Promotion?
“Quella categoria, pur rimanendo sotto il controllo della Prima Lega e non della SFL, viene considerata non amatoriale. Per questo motivo gli accordi degli atleti, di principio, non decadranno”.
Di principio?
“Ogni contratto dovrebbe contenere postille – studiate per regolarne la risoluzione - che riguardano le retrocessioni o il mancato ottenimento della licenza. Ogni procuratore, normalmente, per tutelare l’interesse del proprio assistito si adopera affinché queste precisazioni vengano messe nero su bianco”.
Non si può, per questo motivo, fare un discorso generale.
“È esatto. Diciamo che i giocatori dovrebbero ancora essere legati al club. Ma penso che, guardando nello specifico, molti di essi si siano lasciati una scappatoia al momento della sottoscrizione del proprio accordo”.
Per quanto riguarda invece il fronte giudiziario: é certo che i quattrini che a breve dovrebbero arrivare salveranno dal fallimento l'ACB?
“Non necessariamente. Starà a chi redigerà il bilancio della società, entro il primo luglio, valutare se quelle risorse basteranno a coprire i debiti della SA. Credo comunque che Giulini si sia mosso per ottenere la somma necessaria per garantire la salvezza del Bellinzona”.
