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L'OSPITE“Zeman? Come un faro pronto a illuminare Lugano. Però guai a metterlo in discussione”

17.06.15 - 08:48
La scelta del boemo è stata coraggiosa. Porterà i risultati sperati? Per Arno Rossini il Lugano si giocherà la salvezza con il Vaduz: “Dovranno far lavorare in pace il tecnico”
“Zeman? Come un faro pronto a illuminare Lugano. Però guai a metterlo in discussione”
La scelta del boemo è stata coraggiosa. Porterà i risultati sperati? Per Arno Rossini il Lugano si giocherà la salvezza con il Vaduz: “Dovranno far lavorare in pace il tecnico”
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LUGANO – Alla fine è arrivato e questa sera mostrerà per la prima volta la faccia davanti a una platea di curiosi. Zdenek Zeman a Lugano non è più solo un'ipotesi ma una solida certezza

Del personaggio si sa tutto. Dell'allenatore anche di più. Ma, levato l'aspetto folkloristico e quel che potrà dare in fatto di visibilità, cosa porterà il boemo ai bianconeri? Il calcio svizzero non è quello italiano e i mister della vicina Penisola che han fatto bene a Cornaredo sono stati pochini...

“Zeman è un grande allenatore - è intervenuto Arno Rossini - un professionista incredibile. Sarà un valore aggiunto per il club. Però per fare bene dovrà essere sostenuto…”.

Da chi?
“Dalla società, è ovvio. Tutto parte da lì, da Renzetti e collaboratori. La scelta del boemo per il ritorno in Super League è stata coraggiosa, ora il club dovrà difenderla strenuamente”.

Ovvero?
“Tenuto conto del fatto che non conosce alla perfezione il nostro pallone e che per assimilare i suoi insegnamenti le squadre hanno bisogno di un po’ di tempo, non è detto che il tecnico riesca a partire subito bene. Accadesse, la sua posizione non dovrebbe essere messa in discussione. Il suo lavoro non dovrebbe essere criticato. Questo intendo per sostegno: fiducia a lungo termine. Sul gioco prima che sui risultati”.

Una società solidissima, forte e concentrata è proprio quello che pare non esserci a Cornaredo: tante voci, tanti veleni, tante parole…
“Effettivamente un club che prepara lo sbarco in Super League dovrebbe poter lavorare tranquillo. In questi ultimi giorni, invece, non penso che a Renzetti questo sia stato concesso”.

Ci sono state le polemiche per il cambio mister, quelle per la mancata cessione del pacchetto azionario, il problema Basic e la querelle con Bentancur…
“Deve rientrare tutto, e anche alla svelta - ha aggiunto Rossini - Il presidente deve fare chiarezza e, per quanto riguarda la storia con il procuratore, trovare velocemente una soluzione. Per il bene del club”.

Meglio parlare di calcio. Chi dovrà comprare il Lugano per sperare di essere competitivo?
“A parer mio il primo step, una volta che Zeman comincerà a lavorare, sarà capire quali giocatori non fanno parte del progetto. E procedere alla vendita di questi. Poi si dovrà pensare agli acquisti. Per quanto riguarda i rinforzi, fossi nella società io mi assicurerei almeno una coppia di difensori esperti. In grado di fare la differenza in Super League. E anche sul centrocampista centrale, quello che di solito ha il compito di proteggere la retroguardia, non farei economia. Per il resto punterei tutto sui giovani”.

Ai quali offrire una possibilità, una vetrina…
“Esatto. Da valorizzare. Perché non dimenticate che, se tutto dovesse andare per il verso giusto, con il nuovo mister Renzetti potrebbe aver fatto un affare. Se compri a poco e, dopo un buon campionato, puoi vendere a tanto…”.

Di certo i bianconeri faranno parlare...
“Verissimo. Zeman farà quasi da faro: illuminerà il Lugano. E tutti, anche dalla vicina Penisola, vedranno quel che accadrà. Se, dunque, la squadra dovesse giocare bene, tutti avrebbero da guadagnarci. I tifosi, che si divertirebbero, l’allenatore, il presidente… Il Ticino aveva bisogno di grande calcio. Speriamo che a Cornaredo possano regalarcelo”.

La Super sarà, in ogni caso, molto dura. Russo e soci sono tra i candidati per la retrocessione.
“È giusto che sia così: sono neopromossi, devono guadagnarsi tutto sul campo. Il campionato è strano e, per certi versi, difficilmente decifrabile: non si sa mai chi può fare un exploit o infilare una stagione negativa. Così, a bocce ferme, mi vien da dire che la lotta per non retrocedere sarà ristretta a Lugano e Vaduz”.

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