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La Germania è Campione del Mondo I tedeschi hanno superato l'Argentina ai supplementari 1-0, decisivo Götze
RIO DE JANEIRO (Brasile) - La Germania ha sconfitto l'Argentina dopo 120 minuti di gioco, trovando il goal solo nel secondo tempo supplementare con Götze. Quarta Coppa del Mondo per i tedeschi, che hanno raggiunto l'Italia e sono ora a una lunghezza dai cinque trofei vinti dal Brasile.
Nel primo tempo le occasioni più pericolose sono state dell'Argentina, che ha trovato in Higuaín il suo giocatore più insidioso nell'area della Germania. El Pipita ha infatti sfiorato la rete in tre occasioni, in una delle quali è stato servito da un retropassaggio sconsiderato di Kroos, ma da pochi passi non ha trovato lo specchio della porta. Per i tedeschi, tra i quali Müller è sembrato il più in palla, l'iniziativa più interessante si è vista invece in pieno recupero, quando Höwedes ha trovato il palo su calcio d'angolo.
Nella seconda frazione di gioco le squadre sono rientrate in campo con lo stesso atteggiamento dei primi 45 minuti, con la Germania che ha impostato bene il gioco a centrocampo ma ha faticato molto a impensierire Romero, mentre l'Argentina ha giocato di rimessa, ripartendo veloce in contropiede con i suoi rapidi attaccanti. Il giocatore più in forma dei tedeschi è stato Özil, sempre presente nelle manovre dei teutonici e con una tenacia inesauribile, mentre tra le fila sudamericane Messi è sembrato a tratti un fantasma, pericoloso e imprevedibile però appena si trovava il pallone in mezzo ai piedi.
Nel primo tempo supplementare la Germania è subito ripartita con un tiro insidioso di Schürrle che ha però trovato i guanti di Romero. Dal canto suo l'Argentina si è resa pericolosa in contropiede con Agüero, ma il Kun ha mancato di un soffio lo specchio della porta. L'occasione più pericolosa è stata però di Palacio, che a tu per tu con Neuer ha tentato senza fortuna un raffinato pallonetto. A sette minuti dal termine il nuovo entrato Götze ha risolto il match, stoppando di petto il pallone e girando la sfera al volo in scivolata là dove Romero non è potuto arrivare.
