Cerca e trova immobili

PALLAVOLOLugano, è ora di fare sul serio: battere il Näfels e mettere le mani sul primo trofeo

28.03.14 - 10:47
I Dragoni sfideranno domani i glaronesi nella finale di Coppa Svizzera. Per il bis, dopo il successo 2012-13, servirà una gran partita
Ti-Press/Gabriele Putzu
Lugano, è ora di fare sul serio: battere il Näfels e mettere le mani sul primo trofeo
I Dragoni sfideranno domani i glaronesi nella finale di Coppa Svizzera. Per il bis, dopo il successo 2012-13, servirà una gran partita
SPORT: Risultati e classifiche

BERNA - In una finale di Coppa svizzera, quella che giocheranno sabato pomeriggio Energy Investments Lugano e Biogas Näfels, la cura del dettaglio è necessaria e indispensabile. I Dragoni, detentori del trofeo, lo sanno bene. La scorsa primavera la sfida giocata all’arma bianca contro Amriswil fu un piccolo capolavoro, per gioco espresso, intensità, grinta, rabbia e voglia di vincere.

In quell’occasione, durante la preparazione all’atto finale nulla fu lasciato al caso: Motta e Camperi studiarono con perizia ogni singolo giocatore avversario, ogni singola manovra, ogni singolo aspetto, indottrinando i loro giocatori su ogni minima e piccola sfumatura. Contro il Lugano formato 2012-2013 l’Amriswil poté fare pochissimo e la Coppa tornò sulle rive del Ceresio a 21 anni dall’ultima volta.

Dodici mesi sono trascorsi, nel mezzo vi è stata una piccola trasformazione in seno alla squadra bianconera, si è giocato un nuovo campionato e si è vissuta un’importante avventura come la Champions League. I condottieri sono rimasti tuttavia gli stressi, così come lo zoccolo duro della formazione che lo scorso marzo visse un’esperienza indimenticabile e fuori dal comune.

L’avversario dei Dragoni di quest’anno si chiama Näfels, una squadra, una società e un ambiente quasi abbonati all’atto conclusivo della Coppa. Negli ultimi vent’anni infatti i glaronesi hanno preso parte a undici finali, vincendone sette. Seconda classificata della stagione regolare, proprio alle spalle dei bianconeri, la formazione di Polak ha poi perso un po’ di smalto nella fase dei playoff e dal 5 aprile giocherà in campionato per la finalina per il terzo e quarto posto contro il Losanna UC. Per lei, quindi, alzare la Coppa sarebbe come “salvare” una stagione dalla quale si attendeva di più.

Per i Dragoni invece la Coppa è il primo dei due obiettivi della stagione, sin qui lunga e faticosa. Ma Banderò, premiato martedì quale TopScorer dei bianconeri durante una cerimonia nella quale è stato consegnato alla società un assegno di 4.680 franchi destinato al settore giovanile, e compagni sono perfettamente consci della loro forza e non si nascondono dietro il classico dito, assumendo in toto il ruolo di favoriti.

Mario  Motta, coach dei Dragoni, si è così espresso in merito alla partita di domani.

A chi ti dice che il Lugano parte nelle vesti del favorito per la finale di Coppa, cosa rispondi?
“Che è vero. Non lo dico con arroganza, lo dicono le cifre e il campionato che abbiamo sin qui disputato. Poi, come sempre, sarà il campo a dare il proprio verdetto”.

Come pensi di gestire la pressione?
“Non necessariamente la pressione è un fattore negativo. Bisogna saperla incanalare nel modo giusto, affinché diventi adrenalina. Inoltre, la pressione fa parte dello sport d’élite e i miei giocatori sono dei professionisti, uomini, ma pur sempre dei professionisti che nella loro carriera sportiva hanno dovuto gestire situazioni difficili e ne sono sempre usciti bene”.

L’anno scorso avete gestito in modo ottimale l’approccio alla finale. Cosa è cambiato quest’anno?
“A parte la squadra avversaria, sostanzialmente non è cambiato nulla. Il mio lavoro e quello di Camperi è sempre lo stesso: si tratta di trovare la chiave per lavorare nel migliore dei modi sia a livello tecnico sia a livello tattico. Siamo tutti molto carichi, molto concentrati e molto motivati. Chi c’era la volta scorsa sa quanto bello sia stato vincere e l’ha detto agli altri.
L’incognita è forse rappresentata dalla fatto che sia una partita “secca”. Se in una serie hai forse un piccolo margine d’errore, in una sfida determinante come questa non puoi permetterti di sbagliare alcunché. Il fascino della Coppa sta anche in questo”.

Sarai in panchina con il completo elegante, come lo scorso anno?
“Non lo so, non ho ancora deciso”.

Visto che ha portato bene dodici mesi fa, Motta però potrebbe farci un pensierino.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE