Cerca e trova immobili

CALCIODal Mondiale tanti spunti di riflessione per un calcio migliore

16.07.10 - 09:52
Durante il corso della manifestazione sudafricana si sono verificati molti episodi significativi da cui il gioco più popolare del mondo potrebbe imparare per cercare di evolversi e migliorarsi
web
Dal Mondiale tanti spunti di riflessione per un calcio migliore
Durante il corso della manifestazione sudafricana si sono verificati molti episodi significativi da cui il gioco più popolare del mondo potrebbe imparare per cercare di evolversi e migliorarsi
SPORT: Risultati e classifiche

Il Mondiale appena conclusosi in Sudafrica si è inaspettatamente rivelato essere una sorta di giro di boa per il gioco del calcio, un punto di arrivo e di partenza da cui questo sport deve imparare dagli errori commessi, riflettere e poi migliorarsi ispirandosi ad altre discipline che per molti aspetti appaiono oggi essere meglio concepite dalle rispettive federazioni e meglio interpretate dagli sportivi che le praticano.

Nonostante il calcio viva anche grazie alle numerose polemiche che vi ruotano attorno, l'ultima Coppa del mondo ha evidenziato tramite degli episodi eclatanti i problemi che si pongono alle fondamenta di una disciplina che, sia sul piano tecnologico che su quello “umano”, si rivela essere oggigiorno sempre di più arretrata rispetto ad altri sport come ad esempio l'hockey su ghiaccio, il tennis o il football americano.

Della possibilità di introdurre la tecnologia anche nel mondo del calcio si è parlato ampiamente dopo i clamorosi errori di arbitri e guardialinee nell'ultimo torneo iridato, facendo traballare anche le certezze di un Sepp Blatter fino ad allora irremovibile, ma che davanti all'evidenza dei fatti ha dovuto arrendersi e promettere che tornerà a chinarsi seriamente sulla questione.

I benefici ed i pregi di un'ipotetica moviola in campo sono davanti agli occhi di tutti ad esempio nell'hockey - dove i tifosi hanno imparato molto velocemente ad apprezzare la sua quasi infallibilità in caso di realizzazioni dubbie - o nel tennis, con l'occhio di falco che spesso evita, grazie alla sua visione cristallina dei rimbalzi della pallina, che alcuni match vengano falsati da comprensibili errori umani.

Ciò che però il calcio ha tanto, tantissimo, da imparare rispetto ad altre discipline è indubbiamente il rispetto che i giocatori dovrebbero avere nei confronti dell'avversario, del pubblico ed infine anche di loro stessi. Nell'episodio in cui a Lampard era stata negata una netta rete nonostante il pallone avesse superato di quasi un metro la linea di porta, in pochi hanno evidenziato la malizia con cui il portiere tedesco si era affrettato a rimettere la palla in gioco "per evitare che l'arbitro si insospettisse", come ha ammesso lo stesso estremo difensore. L'importanza dell'evento e della posta in palio può in parte giustificare il gesto, che resta però sempre e comunque un sintomo di antisportività.

Di esempi ancora più calzanti se ne verificano purtroppo a decine in ogni partita di calcio, con i giocatori che ad una frequenza che spesso porta all'esasperazione rotolano a terra tenendosi una caviglia ed urlando di dolore, salvo poi scoprire grazie al replay che il contatto con l'avversario era avvenuto in tutt'altra parte del corpo, o magari non era avvenuto affatto. Questi “teatrini” si verificano raramente in sport anche più duri e violenti, evidenziando come tali comportamenti siano dovuti soprattutto ad una mentalità sportiva che nel calcio più che in altri ambienti sembra faticare ad imporsi.

È proprio da queste considerazioni che il calcio deve ripartire... Riflettendo sulle proprie lacune e cercando di migliorare uno spettacolo che, continuando su questa strada, rischia sempre di più di essere rovinato.

Guarda il video con le simulazioni più divertenti

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE