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LUGANOMirko D'Urso: "Sogno un'Accademia teatrale a Lugano"

27.11.13 - 08:13
Il direttore artistico del MAT, importante scuola di teatro, musica e danza di Lugano, non nasconde le sue ambizione per un Ticino "drammaturgicamente bipolare".
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Mirko D'Urso: "Sogno un'Accademia teatrale a Lugano"
Il direttore artistico del MAT, importante scuola di teatro, musica e danza di Lugano, non nasconde le sue ambizione per un Ticino "drammaturgicamente bipolare".

LUGANO - Il MAT (Movimento artistico ticinese) nasce nel 2008 a Lugano e, in cinque anni, è ormai una realtà attestata sul territorio con più di 300 allievi e diversi corsi attivi nelle discipline di teatro, musica e danza. “L’offerta è molto variegata” ci spiega il direttore artistico Mirko D’Urso “abbiamo 28 insegnanti e piu di 35 corsi, con altri in partenza. In questo modo possiamo soddisfare le esigenze sia di chi vorrebbe provare a fare diventare la sua passione una professione sia di chi affronta il percorso “solo” come un hobby, pur volendo studiare con dedizione”.

È giusto affermare che il teatro è il fulcro della scuola?
“Fino al 2011 sicuramente era cosi. Poi la sezione Musica si è sviluppata molto sotto la direzione didattica di Valentina Buttafarro e oggi sono circa 60 gli allievi che studiano musica. Da quest'anno abbiamo lanciato anche la sezione Danza, affidando la direzione didattica a Caterina Martinenghi. La sezione Teatro, diretta da Luca Spadaro, rimane comunque la più numerosa ed è quella che si interfaccia con le diverse compagnie professionisti legate alla scuola”.

Teatrale è anche la rassegna del MAT…
“Sì, è un evento che ogni anno organizziamo senza alcuna sovvenzione cantonale, al quale teniamo moltissimo. Cerchiamo sempre di invitare grandi nomi. Quest’anno ad esempio Renato Sarti, Bebo Storti e Saverio La Ruina. In passato Enzo Jannacci, Corrado d’Elia, Arianna Scommegna. Ma non è solo un’occasione per vedere degli ottimi spettacoli, infatti vengono proposti dei seminari per allievi attori tenuti dagli stessi protagonisti. A queste 5 date sono affiancati i progetti teatrali nati in seno alla scuola e realizzati da allievi che hanno concluso il ciclo di formazione base di almeno 3 anni”.

Un presente assai solido, quindi, quale futuro e quali ambizioni per il MAT?
“La principale è quella di istituire un progetto accademico qui a Lugano. E’ un’idea che ho da tempo nel cassetto e che voglio realizzare nei prossimi 3-4 anni. Molto dipenderà anche dall’appoggio di comune e cantone. Capita spesso che i giovani che terminano il percorso formativo qui da noi vengano ammessi nelle accademie statali italiane. Ne cito due: Simon Waldvogel e Davide Casarin. Sarebbe bello non “perdere” questi talenti e permettere loro di continuare la formazione qui in Ticino, dove è sì presente la Scuola Dimitri, di livello assoluto, ma tradizionalmente più orientata verso la Svizzera Interna e legata ad un altro genere di formazione teatrale”.

Un consiglio a un futuro aspirante attore/artista allievo del MAT?
“Una frase che ripetiamo spesso ai nostri allievi è che la nostra scuola, a differenza di tanti format televisivi, non vende sogni. Noi cerchiamo di fornire i mezzi adatti, ma è solo attraverso il lavoro individuale, attraverso l’impegno e attraverso la dedizione che si può tentare di percorrere quel tipo di strada. Bisogna avere “fame”. E questo qui in Ticino, per ora, molto spesso ancora manca”.

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