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INTERVISTAGionata e il suo viaggio immaginario

11.07.12 - 08:42
Il cantautore luganese si esibirà questa sera alle 21 al Parco Ciani nell’inedita versione one-man-band. In caso di pioggia il concerto si terrà all’Ex Macello
Marilù Zanetta
Gionata e il suo viaggio immaginario
Il cantautore luganese si esibirà questa sera alle 21 al Parco Ciani nell’inedita versione one-man-band. In caso di pioggia il concerto si terrà all’Ex Macello

LUGANO - Dopo avere militato all’interno di svariate formazioni a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, Gionata ha dato alle stampe il suo album d’esordio in veste solista, “Mi sono acceso”, nel 2001. E già all’epoca,  grazie agli sperimentalismi e alle elaborazioni che era riuscito a mettere a punto a seguito della sua costante e singolare sete di ricerca, si era inevitabilmente differenziato per originalità, soprattutto nel contesto musicale ticinese. Gionata, poi, seziona e ricuce più volte sonorità acustiche, assimila e riproietta una sorta di electronic lo-fi all’interno degli altri cinque album che hanno seguito il suo debutto, raggiungendo i vertici della perfezione attraverso “Daytona”, un concept pubblicato nel 2008… Ma a due anni dal suo ultimo lavoro, “In nove mosse”, il cantautore è alle prese con un nuovo album, un altro concept, che “con ogni probabilità verrà pubblicato in settembre”, ci dice.

Gionata, raccontami di questa nuova produzione…
"Ho tentato di addentrarmi nell’universo femminile. Più precisamente all’interno dell’orgasmo femminile".

Per un uomo, però, non è un po’ difficile?
"Direi di sì. Infatti, dal punto di vista maschile, potrei descrivere il disco come un viaggio in un luogo immaginario".

Un album ad alto contenuto erotico, quindi?
"Forse, ma certamente non pornografico"

Hai già pensato a un titolo?
"Sì, ma per ora preferirei non rivelarlo"

Quali sono le maggiori fonti d’ispirazione che sono confluite al suo interno?
"Le influenze sono tante, ma potrei citare, tra le altre, Lou Reed e David Bowie"

Come procederai alla realizzazione?
"Sarà un album completamente autoprodotto e verrà pubblicato soltanto in vinile e in formato digitale"

Recentemente ho sentito il tuo nuovo singolo girare in radio, “Non fale il Dalai Lama”… Non mi sembra però che sia legato al contesto del tuo nuovo disco.
"È infatti un’accusa, in chiave ironica, al lavoro minorile… Stavo pensando proprio in questi giorni se aggiungere al concept anche questa canzone, ma contestualizzarla al resto, a tutti gli effetti, risulta un po’ difficile".

Questa sera ti esibirai in versione one-man-band…
"Riprenderò svariati brani della mia discografia e poi, per la prima volta, proporrò al pubblico alcune composizioni del nuovo disco attraverso dei loop creati al momento… Non ci sarà nessuna base pre-registrata"

Per le recording session del concept ti sei munito, invece, dell’apporto di altri musicisti?
"Soltanto per alcune tracce di chitarra e di sax…Tutto il resto è suonato da me"

Infos: nenieritmiche @bluewin.ch

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