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GÜMLIGENAiuto Aids Svizzero compie 20 anni: e la lotta prosegue

28.05.05 - 18:55
Foto d'archivio
Aiuto Aids Svizzero compie 20 anni: e la lotta prosegue

GÜMLIGEN (BE) - I delegati di Aiuto Aids Svizzero (AAS) riuniti oggi in assemblea generale a Gümligen (BE), hanno dicusso sulle sfide future per lottare efficacemente contro l'epidemia. Con due nuove infezioni da HIV accertate al giorno e sei morti per Aids al mese, non si può dire che la situazione nella Confederazione si sia normalizzata. La lotta contro questa malattia deve quindi proseguire a pieno ritmo, sottolinea un comunicato di ASS.

Nel suo intervento, il presidente Daniel Gredig ha ricordato l'importanza dell'impegno della politica in questo campo: "Si tratterà di accordare un posto importante alla lotta contro HIV/Aids in Svizzera sul piano nazionale e cantonale e di mettere a disposizione i mezzi finanziari necessari a tale scopo".

Gredig ha poi esposto gli obiettivi futuri dell'associazione: se il motto "mai senza protezione" costituisce il messaggio preventivo più efficace per la popolazione, egli si augura di vedere attuata anche una prevenzione specifica per gruppi più piccoli e isolati. Per relizzarla occorerà appoggiarsi a strutture regionali, ha sottolineato.

L'AAS mira anche a intensificare la lotta contro la discriminazione di persone sieropositive. "Continueremo a concentrare le nostre forze per raggiungere tale obiettivo, con la speranza di poter contribuire in modo decisivo così che il nostro lavoro non sia più necessario tra venti anni", ha indicato Gredig.

Il 2 giugno l'AAS festeggerà i suoi venti anni. Istituito nel 1985 da un gruppo di persone infettatesi col virus, oggi Aiuto Aids Svizzero conta 21 sezioni cantonali e regionali e una trentina di organizzazioni.

Prsente oggi a Gümligen anche Flavia Schlegel, vicedirettrice dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) che ha lodato la proficua collaborazione di AAS con l'UFSP, indispensabile per una corretta prevenzione.

ATS
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