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PSICHIATRIASecondo uno studio, pessimisti, ansiosi e depressi sono a rischio demenza

18.04.05 - 08:17
Foto d'archivio
Secondo uno studio, pessimisti, ansiosi e depressi sono a rischio demenza

MIAMI -  Pessimisti, ansiosi e depressi più a rischio di sviluppare demenza. E i pericoli, per chi soffre di una di queste patologie, aumentano, a distanza di 30-40 anni, fino al 30% rispetto a chi affronta la vita con un sorriso, e fino al 40% se il pessimismo si associa all'ansia. E' quanto rivela uno studio statunitense presentato al convegno all'American Academy of Neurology di Miami e condotto su 3.500 persone sottoposte a un test che ha analizzato la personalità e le esperienze di vita tra il '62 e il '65.

 Nel 2004, il gruppo di ricercatori guidati da Yonas Geda, neuropsichiatra della Mayo Clinical di Rochester, in Minnesota, ha intervistato le persone a cui era stato somministrato il test e i loro familiari. Il gruppo che era affetto da ansia e pessimismo quarant'anni prima era più incline a soffrire di forme di demenza, incluse patologie quali l'Alzheimer e la demenza vascolare. ''Tuttavia - sottolinea Geda - bisogna interpretare questo studio con estrema cautela, perché non è possibile trasferire i risultati del gruppo ad ogni singolo individuo. Se infatti i pessimisti finissero per pensare che tra 20-30 anni soffriranno di demenza, finirebbero per convincersene favorendo linsorgere della malattia''.


 

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