La produzione del cult del 1995 fu sospesa per due giorni: all'epoca nessuno capì il motivo, spiega Gabriel Byrne, ma dopo qualche anno la verità venne a galla
LOS ANGELES - La lavorazione de "I soliti sospetti", film cult del 1995 che lanciò la carriera di Kevin Spacey, fu interrotta per due giorni a causa di un suo presunto comportamento inappropriato nei confronti di un giovane membro del cast.
Lo ha dichiarato Gabriel Byrne, che di quell'opera era il protagonista, al Sunday Times. All'epoca, spiega l'attore irlandese, nessuno aveva capito cosa fosse successo. «Solo dopo alcuni anni capimmo che la produzione fu bloccata per una ragione particolare che non era altro che un comportamento sessuale inappropriato da parte di Spacey». Sul set «nessuno comprese la portata dei suoi atti predatori», aggiunge.