Anteprima ieri sera al Cinestar del film più atteso dell'anno
LUGANO - Tanto rumore per un risultato tanto modesto. L'attesissimo Cinquanta sfumature di grigio è arrivato nelle sale, e ieri sera c'è stata l'anteprima offerta da Tio, 20 minuti e Radio Fiume Ticino. Tratto dall'omonimo romanzo best seller mondiale di Erika Leonard James, e anticipato da un imponente battage pubblicitario il film ha finito inevitabilmente per deludere le aspettative. Il film - per chi non ne sapesse nulla - narra la storia di amore, sesso e sottomissione fra una ragazza (Dakota Johnson) del college e un giovane businessman (Jamie Dornan).
Ma se nel romanzo si raccontava il sesso come leitmotiv della storia tra Anastasia e Christian, qui - nel film - la regista Sam Taylor-Johnson e la sceneggiatrice Kelly Marcel hanno preferito puntare sull'amore. Le scene di sesso non sono tantissime: appena tre momenti pruriginosi, di cui due in salsa sadomaso più o meno piccante. Nulla che non sia già stato visto nel cinema. Troppo poco per un pubblico che vive nell'era della pornografia accessibile a ogni ora.
Il film dunque non è altro che un continuo scontro tra il desiderio di romanticismo di lei, e le perversioni sadomaso di lui. Due mondi opposti, destinati a non incontrarsi. Una battaglia priva di tensione narrativa che finisce per annoiare lo spettatore, o per generare situazioni ridicole, tanto che alla Berlinale - hanno raccontato i critici presenti all'anteprima mondiale - diversa gente è scoppiata a ridere. La lentezza del film non aiuta. E nemmeno le scene erotiche riescono a risollevare le sorti del film. Il miracolo degli anni ottanta di "9 settimane e mezzo" non si è ripetuto.