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Dopo l'arresto l'attore ha deciso di cercare aiuto
LOS ANGELES - Shia LaBeouf si è fatto ricoverare in rehab. Giovedì scorso l'attore è stato arrestato per cattiva condotta a Broadway, New York, durante la messa in scena del musical «Cabaret». Dopo pochi giorni è stato rilasciato, ma secondo x17Online sarebbe stato nuovamente male tanto da cercare un aiuto specializzato.
«Shia era nervoso, non è stato bene per tutta la mattinata», ha riportato una fonte. «Guardava verso il basso e non ha nemmeno rivolto parola al suo chauffeur. Sembrava non volesse andarci ma sapeva di doverlo fare».
Secondo TMZ, il giorno dell'arresto Shia oltre a fumare all'interno del teatro sembrava «ubriaco». Prima di essere posto sotto custodia cautelare un testimone ha riferito al sito di averlo visto litigare animatamente con un senzatetto rivendicando la proprietà di un cappello, mentre continuava a ripetere al vagabondo: «Sono io, Shia», sebbene fosse evidente che i due non si fossero mai visti prima.
Intorno alle 13 del giorno stesso LaBeouf era infatti stato paparazzato al lounge e ristorante Iguana di New York dove sembra abbia bevuto ben tre margaritas senza toccare cibo. Qualche ora più tardi, intorno alle 17, alcune persone lo hanno visto comportarsi in modo confuso e bizzarro fuori dal pub Three Monkeys. L'attore ha iniziato ad urlare, sbiascicando parole senza senso contro una donna che passava per strada prima di calmarsi nuovamente e posare coi fan per delle foto.
La sera, poi, LaBeouf si è recato a teatro a Broadway, ma secondo quanto riporta Variety dopo aver infastidito gli attori e il pubblico in sala durante il primo atto della pièce interpretata da Alan Cumming e Michelle Williams è stato scortato fuori dalla polizia e ammanettato.
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