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TESTATO PER VOISurface Book: molto laptop, poco tablet, troppo caro

01.04.16 - 12:00
Abbiamo testato il nuovo Surface Book di Microsoft. Ecco cosa ne pensiamo.
Surface Book: molto laptop, poco tablet, troppo caro
Abbiamo testato il nuovo Surface Book di Microsoft. Ecco cosa ne pensiamo.

LUGANO - Per poco più di un mese abbiamo potuto testare il nuovo Surface Book di Microsoft. Rispetto al Surface Pro 4, lanciato negli ultimi mesi dello scorso anno, il nuovo prodotto Microsoft ci è sembrato avere un anima decisamente più laptop e molto meno tablet. Tecnicamente parlando il Surface Book rientra nella categoria dei 2 in 1, ovvero nel sempre meno ristretto gruppo di prodotti che possono essere utilizzati sia come tavolette, sia come computer portatili. Il rischio, quando si opta per questa direzione, è di non riuscire a centrare il bersaglio né in una né nell’altra categoria. Un rischio che evidentemente a Redmond hanno deciso di correre probabilmente sentendo di avere le spalle coperte dall’ottimo Surface Pro 4 che già da solo potrebbe correre, con successo, sia nella categoria 2 in 1, sia in quella tablet.

La versione Book di Surface, dicevamo, ci sembra avere un côté laptop decisamente più sviluppato rispetto a quello tablet. Il motivo è presto spiegato: nella tastiera sono contenuti diversi componenti hardware che trasformano il dispositivo in un computer top di gamma, ma in modalità tablet il prodotto ci è sembrato non competitivo rispetto agli avversari più agguerriti. Partiamo proprio da qui.

Tablet - Quando lo schermo è staccato dalla tastiera (e quindi non facciamo riferimento alla modalità piegata con schermo rigirato che ci permette di usarlo come una tavoletta beneficiando comunque della batteria molto più potente) la batteria da 18 Wh inserita nello schermo garantisce un’autonomia di tre ore o poco più (a dipendenza di cosa si fa). Rispetto all’iPad Pro, che per dimensioni e peso è il confronto più immediato, il risultato è decisamente insoddisfacente. Per quanto riguarda invece la qualità dello schermo, la bilancia si riequilibra istantaneamente e, numeri alla mano (13.5 pollici di diagonale, 3000x2000 pixel e una densità di 267 ppi distribuiti con un rapporto 3:2), pende leggermente in favore del Surface Book. Al di là del mero confronto tra specifiche i due prodotti sono molto simili, le differenze che abbiamo verificato sono sostanziali solo nell’utilizzo della penna e nel software. La penna in dotazione con il Surface Book ha una punta morbida che scorre molto bene sullo schermo e permette, con il bottone posto sul retro, di collegare al suo click diverse funzioni molto utili come, per esempio, l’apertura del programma OneNote o di scattare un’istantanea dello schermo. In alcuni casi la precisione del tratto, pur rimanendo nel complesso ottima, ci è sembrata venire meno dando l’impressione di “trascinare l’inchiostro” (virtuale) invece che di disegnare sulla pagina. Il risultato finale è però sempre stato più che soddisfacente grazie anche ad alcuni software molto ben scritti. Al di là del tratto ci sembra ancora che quando si lavora su di un tablet l’ambiente windows, anche nella sua versione più recente, non sia sempre il più intuitivo e pratico. Se da una parte la possibilità di mantenere intatto lo stesso ambiente di lavoro può facilitare il suo utilizzo e diffusione tra il pubblico, e ci sembra che la volontà di estendere lo stesso ambiente anche ai recenti Lumia 950 segua proprio questo scopo, dall’altro lato la modalità tavoletta ci sembra che attivi inevitabilmente modi diversi di lavorare e interagire con il dispositivo. Il risultato è che in molti casi abbiamo preferito riattaccare lo schermo alla tastiera e tornare ad utilizzarlo come un laptop.

Laptop - Ed eccoci nella modalità che riteniamo possa vagamente giustificare il prezzo. I nuovi Surface Book sono disponibili in due formati a prezzi che vanno dai 1699.- CHF, per il modello d’entrata con processore Intel i5 (di 6° generazione), 128 GB di memoria interna SSD, 8 GB di Ram e processore grafico Intel HD, ai 2999.- CHF per il top di gamma dotato di processore Intel i7 (anch’esso di 6° generazione), 512 GB di memoria interna, 16 GB di RAM e l’aggiunta di una scheda grafica NVIDIA GeForce all’interno della tastiera che viene attivata in modalità laptop. Un totale esorbitante e decisamente superiore ai concorrenti sul mercato.

La tastiera, come pure lo schermo, è realizzata in modo impeccabile. Il magnesio la rende solida e leggera. Con lo schermo collegato c’è la sensazione che il dispositivo sia sbilanciato, ma una volta appoggiato l’effetto svanisce. All’interno della base trovano spazio, una batteria supplementare che rende la durata complessiva decisamente ottima. Al suo interno (nei modelli al top) si trova anche la scheda grafica dedicata, il connettore per la ricarica delle batterie, lo slot per le carte di memoria SD, due porte USB 3.0 e una Mini DisplayPort. L’unica porta inserita nello schermo è destinata alle cuffie e quindi, anche in questo caso, per sfruttare dispositivi esterni è necessario riattaccare lo schermo alla base.

Avendo testato il top di gamma non ci stupisce affatto il fatto di non aver riscontrato nessuna particolare restrizione di utilizzo. La potenza è davvero tanta e il sistema molto fluido e scattante. I fastidi maggiori sono legati alla gestione del tasto fisico per staccare lo schermo, non sempre reagiva e quando lo faceva i tempi di reazione erano misurabili in secondi. Il motivo è semplice: quando si vuole staccare lo schermo, per girarlo o per toglierlo, il software deve gestire il passaggio in “modalità tablet” e questo necessita di alcuni attimi, soprattutto se vi sono molte applicazioni aperte. 

Prima di concludere vogliamo sottolineare tre aspetti che ci sono piaciuti. Il primo è la possibilità di attivare il proprio account con lo sguardo; il tanto reclamizzato riconoscimento dell’iride funziona decisamente meglio con un laptop, anche in condizioni di poca luce, di quanto funzioni nei Lumia 950 che abbiamo testato ad inizio anno. Il secondo aspetto è la gestione del calore che non raggiunge mai temperature fastidiose (quando si appoggia il computer sulle gambe) e che non richiede ventole troppo rumorose per il raffreddamento del dispositivo. Il terzo aspetto è estetico e al contempo funzionale. La cerniera che permette di collegare e inclinare lo schermo crea una luce tra i tasti e il vetro che permette di evitare i fastidiosi e antiestetici segni dei tasti sullo schermo che si formano con il passare dei mesi e anni di utilizzo.

Nell’insieme possiamo dire che il nuovo Surface Book è davvero un ottimo laptop. Le rifiniture, l’hardware e il software lo rendono uno strumento di lavoro con ben pochi difetti se non, proprio, la sua doppia anima. È proprio come tablet che dimostra i maggiori difetti perché, staccato dalla base, perde buona parte dei suoi pregi (per esempio la carta grafica NVIDIA). Da ultimo il prezzo che è decisamente troppo elevato per tutte le categorie di prodotto.

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