Al momento è attivo il 73% dei dipendenti e le capacità produttive sono sfruttate solo al 40%
ZURIGO - Negli stabilimenti Sulzer in Cina si è tornati a lavorare, anche se a ritmi ridotti. «Tutti e cinque i centri di produzione hanno ripreso l'esercizio», ha affermato Greg Poux-Guillaume, presidente della direzione del gruppo industriale zurighese, in margine alla presentazione dei risultati annuali della società.
Nelle fabbriche, che erano state fermate per il diffondersi del coronavirus nel paese, è al momento attivo il 73% dei dipendenti e le capacità produttive sono sfruttate solo al 40%. «Ma la situazione sta migliorando costantemente», assicura il Ceo.
A suo avviso i problemi avuti avranno una ripercussione sulla produzione del primo semestre, ma nella seconda parte dell'anno il ritardo potrebbe essere recuperato. È invece ancora troppo presto per stabilire i costi che ha causato l'epidemia e quale impatto avranno sul risultato del gruppo.
Con ordinativi per 460 milioni di franchi nel 2019 la Cina ha una quota del 12% nel volume complessivo di commesse del gruppo. «È un mercato importante», ha osservato Poux-Guillaume.