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L'associazione animalista, che segnala anche un aumento del numero dee lupi, chiede provvedimenti per permettere la coabitazione tra il plantigrado e l'uomo
LUGANO - Il numero di lupi in Svizzera è in costante aumento, senza che ciò si ripercuota in una crescita degli attacchi ad animali da reddito, si rallegra il WWF in un bilancio per il 2014 sui grandi predatori. L'organizzazione ambientalista deplora il ritardo di Ticino e, nei Grigioni, di Bregaglia ed Engadina Alta nell'approntare i provvedimenti per permettere la coabitazione di uomo e orso. La Val Monastero (GR) invece è un esempio da seguire, sostiene il WWF.
La convivenza con il plantigrado richiede un programma specifico di gestione dei rifiuti, la messa in sicurezza delle arnie e rigore nella protezione delle greggi di pecore, sottolinea una nota odierna.
Altro aspetto giudicato particolarmente negativo è la questione della regolazione delle popolazioni di lupo. Il WWF deplora la crescente tensione in materia, culminata con la proposta dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), attualmente in consultazione, di modificare l'ordinanza sulla caccia, in modo da agevolarne l'abbattimento.
Nel 2013 e 2014 in Svizzera sono stati censiti 25 lupi, contro 17 nel 2012, ma il numero di attacchi ad animali da reddito (186 nel 2014) è rimasto costante. Per il WWF si tratta di una "buona notizia, da attribuire alle misure di protezione del bestiame ampiamente finanziate dalla Confederazione".
Sul Ramozaalp (o Alp Ramuz/SG), destinato esclusivamente all'estivazione di ovini, nel massiccio del Calanda (GR/SG), dove si è formato il primo branco di lupi in Svizzera, non si deplora un solo attacco a pecore o agnelli. La prova, sostiene il WWF, che le misure di protezione sono efficaci.
E il canide è motivo di altre soddisfazioni per l'associazione. La presenza di una lupa in Vallese, "F14", potrebbe essere l'indizio della costituzione di un secondo branco sul territorio nazionale.
Nel 2014 nella Confederazione l'organizzazione ambientalista ha censito anche 160 linci, in costante progressione, e il passaggio di due orsi, il giovane maschio "M25" e un secondo esemplare non identificato. Il WWF manifesta anche soddisfazione per il successo della sua petizione in favore di M25, che ha raccolto oltre 22'000 firme, consegnate in giugno al Governo retico.
