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PROVA SU STRADAVolvo V40: L’unica vera alternativa

24.06.13 - 06:00
La nuova media di Volvo vuole intrufolarsi più che mai nel segmento dominato da Audi A3 e BMW Serie 1, recentemente calcato pure dalla Mercedes Classe A. Riuscirà nel suo ambizioso intento?
Ticinonline/b.a.
Volvo V40: L’unica vera alternativa
La nuova media di Volvo vuole intrufolarsi più che mai nel segmento dominato da Audi A3 e BMW Serie 1, recentemente calcato pure dalla Mercedes Classe A. Riuscirà nel suo ambizioso intento?

IL PRIMO TENTATIVO - Nel 2007 la C30 ci aveva già provato, e nonostante i buoni consensi e la soddisfazione da parte dei suoi acquirenti, non si può certo dire che fosse riuscita come sperato. Ovvio, le Volvo sono sempre state automobili destinate ad un pubblico estraneo alle masse; individualisti, come li chiamano oggi. E ad essere stata estranea al segmento lo è stata pure la stessa Volvo, anche se è sicuramente più facile dar vita a qualcosa di piccolo quando il proprio palmares vanta grandi imprese, piuttosto che il contrario. La C30 non è rimasta quindi nient’altro che un’alternativa la quale purtroppo non è mai riuscita ad imporsi per diventare una prima scelta.

PIÙ DI UN SEMPLICE RIMPIAZZO - Se debuttassimo affermando che la nuova Volvo V40 è una semplice sostituita della C30 diremmo una grande bugia, perché di fatto rappresenta molto di più di un semplice cambio generazionale. Tanto per cominciare è una vettura completamente nuova, più grande, più completa. In altre parole, destinata ad un bacino d’utenza più ampio. È lunga poco meno di 4,4 metri, rientrando perfettamente nelle dimensioni della categoria, ma le sue proporzioni ricordano quasi di più una piccola famigliare che non una semplice cinque porte. E questo, oltre a rimandare alla genesi del marchio scandinavo, diventa il suo punto di forza nel design esterno. La fisionomia, dalla calandra attraversata diagonalmente dall’emblema fino alla fanaleria posteriore contraddistinta dal celebre “scalino” il quale scolpisce tutta la fiancata, è inconfondibilmente Volvo. Proprio come sulla già stimata V60 fanno la sua apparizione sempre più dettagli che contribuiscono però a rendere il colpo d’occhio complessivo molto giovanile e fresco, quasi dinamico, nonostante l’abbondare di elementi tradizionali.

AMBIENTE LOUNGE - Sempre riferendoci alla V60 non possiamo non spendere due parole riguardo all’abitacolo, anche qui contraddistinto da elementi ben radicati nella tradizione Volvo come il volante o il layout generale della plancia il quale si avvale anche qui della sempre moderna consolle centrale dal profilo sottile. Dietro al volante, proprio davanti ai nostri occhi, spunta però qualcosa di particolarmente rivoluzionario. La strumentazione interamente digitale, composta da un grande “cilindro” dalla grafica analogica e due indicatori verticali per lato, alterna le informazioni riportate a dipendenza della modalità impostata – Elegance, Eco e Performance. Questo, assieme al pomello del cambio trasparente e retroilluminato, sono gli artefici di un trait d’union tra classico e moderno, che accoppiati l’un l’altro con l’elevata quantità e soprattutto qualità di materiali pregiati come sulle altre Volvo, si fondono in un ambiente lussuoso, quasi lounge. Le poltrone anteriori accolgono con generosità le diverse corporature e i viaggi diventano comodi quasi come su un’ammiraglia. Anche a tergo la seduta per i passeggeri è comoda sebbene lo spazio non sia sovrabbondante, vista la mole piuttosto compatta, e sebbene il luogo comune vuole che il bagagliaio delle Volvo sia il più grande del pianeta, questo non è il caso della V40, che basandosi sui freddi sistemi di calcolo ne esce con una qualche decina di litri di capienza in meno rispetto alle concorrenti dirette. Tuttavia, seguendo la filosofia della connazionale IKEA che lima ogni millimetro di un monolocale per farlo sembrare una casetta unifamiliare, la sfruttabilità della media Volvo resta di sufficente livello.

SINCERA AUTENTICITÀ - La gioia di tutte le gioie, in particolare per gli intenditori, è sapere che nel vano motore alloggia l’ultima evoluzione di quello storico cinque cilindri, da cui entro tempi brevissimo saremo costretti a separarci. Nella sua alimentazione a gasolio, il due litri riesce a erogare 177 cavalli e – udite udite – 400 Newtonmetri di coppia. Il tutto consumando mediamente 6,6 litri effettivi ogni 100 chilometri. Un vero gioiello, secondo noi, sia per la forza, l’elasticità e il vigore con cui eroga la sua potenza, accompagnato da una timbro unico al mondo. La coppia di fatto è talmente massiccia che, in particolare alle basse velocità, bisogna dosare l’acceleratore con maggiore attenzione. Un peccato che l’allungo alle alte velocità non sia altrettanto ricco. Ben abbinato come da tradizione è il cambio automatico, dolce nel passaggio di rapporto e non un fulmine di guerra nella guida sportiva, coniugandosi quindi perfettamente con il suo carattere un po’ pacioso. L’assetto è infatti molto confortevole, e da un punto di vista oggettivo non così spiccatamente dinamica e sportiva come lo è una BMW Serie 1 o un’Audi A3, tuttavia questo non deve essere interpretato come un brutto segno, anzi! Si comporta molto bene su strada, dove sono in particolare le doti di comunicatività a fare capire al guidatore dove sono posizionate le ruote e come si comporta la scocca, permettendo a chi guida con il coltello tra i denti di togliersi ben più di una soddisfazione con un’automobile molto sincera e autentica.

FILOSOFIA: PUNTARE IN ALTO - Filosoficamente parlando la V40 non è molto distante dalla più grande V60, sia per quanto riguarda il connubio tra tradizione e modernità nonché per le caratteristiche di guida. In un segmento dove tutti cercano di copiarsi l’un l’altro, avere un’automobile capace di competere con le capoliste utilizzando ingredienti e filosofie proprie è sicuramente fonte di grande soddisfazione. Un gran biglietto da visita, per il marchio, come dicevamo in passato, che ora non ha più vergogna nel puntare in alto. Fatto riscontrabile anche nel prezzo, che nel nostro esemplare, al vertice per motorizzazione e allestimento, si aggirava attorno ai 60'000 franchi. Ma la qualità, com’è ben noto, ha il suo prezzo.

 

SCHEDA TECNICA

ModelloVolvo V40
VersioneD4 Momentum
Motore5 cilindri in linea, turbodiesel
Cilindrata1'984 cc
Potenza177 cv @ 3'500 giri/min.
Coppia400 Nm @ 1'750 - 2'750 giri/min.
TrasmissioneCambio automatico a 6 rapporti, trazione anteriore
Massa a vuoto1'498 kg
Accelerazione 0-100 km/h8,3 secondi (dichiarato)
Velocità massima215 km/h (dichiarato)
Consumo medio5,2 L/100 km (dichiarato)
Prezzo41'950 CHF
Prezzo eseomplare provato59'660 CHF
  
CI PIACEL'unicità, e nonostante ciò concorrenziale
NON CI PIACEDover dir addio al cinque cilndri

 

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