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PROVA SU STRADAMazda2 – Una voce fuori dal coro

08.04.16 - 03:18
Se volete un prodotto realmente unico, la Mazda2 potrebbe essere quello che fa per voi. Sportiva e tecnologica, non segue la corrente ma insegue i propri ideali.
Mazda2 – Una voce fuori dal coro
Se volete un prodotto realmente unico, la Mazda2 potrebbe essere quello che fa per voi. Sportiva e tecnologica, non segue la corrente ma insegue i propri ideali.

La sicurezza di se che esprime nei lineamenti che le danno forma non sono altro che il riflesso dei suoi contenuti. Detta così potrebbe quasi sembrare una cosa filosofica ma non è altro che la realtà. Oggi tutti il sentono il bisogno di essere unici, diversi dagli altri, doversi distinguere. Di riflesso anche la case automobilistiche creano prodotti per clienti che rincorrono questa necessità. E cosa offrono? Design accattivanti e tante possibilità di personalizzazione. Punto. Mentre sotto pelle in fin dei conti sono davvero tante le automobili che – salvo piccolezze che poi percepiscono in pochi – potrebbero essere le une la fotocopia delle altre. La Mazda2 (non è un errore, si scrive proprio senza spazio) è un’automobile che diversa lo è davvero: nell’aspetto, nella filosofia di concezione, nella tecnica.

Fuori, come detto, potete vederlo anche voi: ha un bel carattere, un tono sportivo, molto dinamico. Questo suo essere accattivante si ripercuote negativamente solo sulla visibilità posteriore (ma la retrocamera di posteggio aiuta) e nell’abitabilità dei passeggeri più alti, che a causa della silhouette spiovente sacrifica lo spazio per la testa di chi siede dietro. In realtà anche lo spazio per le gambe non è sovrabbondante e quanto a capienza del bagagliaio vi sono concorrenti che offrono qualche decina di litri in più. Per carità: assolutamente sufficiente per i compiti a cui deve adempiere una vettura di queste dimensioni,  che rispetto alle sue (tante) rivali sa distinguersi – come anticipato – per i contenuti.

La piccola Mazda è infatti una delle pochissime (e in alcuni casi addirittura l’unica della sua categoria) a poter essere equipaggiata con luci completamente a LED, un Head-Up display sul quale vengono proiettate le informazioni di guida essenziali e una lunga lista di dispositivi atti a incrementare la sicurezza quali la frenata automatica d’emergenza sotto i 30 km/h, l’avvisatore acustico in caso di abbandono involontario della corsia, il rilevatore di veicoli negli angoli ciechi nonché sensori di parcheggio capaci di avvisare anche nel caso in cui provenga del traffico perpendicolare da tergo. Giustificato quindi il design altrettanto moderno, minimalista e tecnologico dell’abitacolo, che spicca tra l’altro con rifiniture dall’impronta particolarmente lussuosa grazie a particolari in pelle che ricoprono parte della plancia e più in generale una cura nella scelta dei materiali che segna davvero un netto miglioramento rispetto alla passato. Nell’abitacolo spicca inoltre l’infotainment, il quale può essere controllato tramite comandi vocali, per via tattile sullo schermo da 7 pollici o – al meglio – tramite la manopola rotante posizionata tra i due sedili e dalla logica di funzionamento simile all’iDrive di BMW, che quindi non ha bisogno di ulteriori complimenti.

Il DNA di Mazda, lo si sa, comprende sempre una bella porzione di sportività che si riflette anche nel comportamento stradale del più piccolo tra i suoi modelli. Le sospensioni dal piglio sportivo ti fanno sentire la strada più delle concorrenti senza dar fastidio, dimostrandosi comunque una vettura molto premurosa e controllabile da chiunque, grazie anche alla precisione dello sterzo. Il diametro di sterzata ridotto, la frizione leggera e il cambio ben manovrabile la rendono maneggevole nell’uso quotidiano. Ma quando dicevo che Mazda percorre vie autonome nella concezione nel veicolo, qui mi riferivo in particolare al propulsore. Oggi tutti puntano al downsizing con piccoli motori turbo. Mazda invece crede così fermamente nel motore aspirato da continuare ad affinarlo sempre di più, producendo in questo caso un 1,5 litri da 115 cavalli che è il motore con il rapporto di compressione più alto del mondo tra le vetture in grande serie. La domanda: funziona? Anche se i motori aspirati sono diventati mosche bianche modificando le nostre abitudini di guida, Mazda è riuscita nel conferirgli sufficiente pienezza nell’uso quotidiano. Certo devi scalare se vuoi andare oltre quel frangete, perché la coppia è pochina (148 Newtonmetri), erogata piuttosto in alto (4'000 giri al minuto) e gli ultimi due rapporti sono particolarmente lunghi per contenere i consumi. Che in effetti sono molto bassi, in alcuni casi anche di più della concorrenza che impiega dei tre cilindri da 1 litro di cilindrata di pari potenza. I nostri rilevamenti parlano chiaro: 5,7 L/100 km. Ottenuti anche grazie ad una riduzione della massa nonostante la lunghezza sia cresciuta di 14 centimetri. E poi, quando sfrutterete l’intero potenziale della Mazda2, vi ricorderete di quanto è bello avere tra le mani un propulsore che reagisca con una tale immediatezza e sincerità ad ogni minimo imput che date all’acceleratore. La dimostrazione che non seguire le tendenze (in questo caso ingegneristiche) non significa creare un prodotto peggiore. Anzi: tutt’altro.

 

SCHEDA TECNICA

Modello, versioneMazda 2 1.5 Revolution
Motore4 cilindri in linea, 1,5 litri, benzina, aspirato, 115 cv, 148 Nm
TrasmissioneCambio manuale a 6 rapporti, trazione anteriore
Massa a vuoto1'055 kg
Accelerazione 0-100 km/h8,7 secondi
Velocità massima200 km/h
Consumo medio4,9 L/100 km (dichiarato)
Prezzo22'500 CHF

 

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