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SVIZZERA«Costi della sanità: preoccupazione principale del ceto medio»

26.08.17 - 13:42
Lo ha affermato il presidente del PPD Gerhard Pfister
Ti-Press
«Costi della sanità: preoccupazione principale del ceto medio»
Lo ha affermato il presidente del PPD Gerhard Pfister

GINEVRA - Sono i costi della sanità la preoccupazione numero uno per ceto medio e famiglie. Lo ha affermato il presidente del PPD Gerhard Pfister nel suo intervento durante il congresso estivo del partito, che si sta tenendo oggi a Ginevra.

Lo zughese pianifica di lanciare un'iniziativa popolare su questo tema. Il sistema sanitario elvetico, che costa ogni anno 30 miliardi di franchi, soffre di carenze sistematiche, ha rilevato Pfister.

Dal 1996, anno di introduzione della Legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal), le spese per i cittadini sono più che raddoppiate, mentre gli stipendi nominali sono aumentati solo del 20%. Il ceto medio elvetico non può più permettersi di vivere una situazione simile, ha denunciato il presidente dei popolari democratici, precisando che tutto ciò vale soprattutto per le famiglie.

Pfister ha sottolineato come l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) abbia stabilito che il 20% dei costi annui, pari a 6 miliardi, viene investito inutilmente, senza alcun vantaggio diretto. Vi è dunque margine di manovra per risparmiare senza compromettere la qualità.

Durante la riunione odierna, è stata inoltre approvata a larga maggioranza la nuova linea del PPD, una strategia che, secondo Pfister, permetterà di ritrovare la strada del successo. "Non è una rivoluzione, bensì un'evoluzione", ha precisato.

Al centro del programma la conciliazione fra libertà e solidarietà, fra prosperità e giustizia, fra sovranità e apertura: il PPD è il solo partito a fare da tramite tra questi concetti, ha dichiarato il suo presidente. Secondo la presidente della Confederazione Doris Leuthard, la nuova linea "indica la via" e deve servire per orientarsi e affrontare i conflitti. "Ora è tempo di agire", ha poi esortato.

Il documento in questione è stato contestato solo da una ventina di delegati su 500, principalmente esponenti dell'ala ginevrina. Diversi romandi non hanno gradito l'utilizzo del termine 'conservatore' per definire la politica del PPD, a causa della sua connotazione negativa in lingua francese. Pfister ha voluto smorzare le polemiche, precisando che l'uso di questo aggettivo sta a significare l'attaccamento ai valori svizzeri.

Con 208 voti contro 114 è stato anche accettato il Decreto federale sulla sicurezza alimentare, tema in votazione il 24 settembre.

 
 

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