Il relativo indice si è attestato a 99,0 punti, con una flessione dello 0,6% rispetto al mese precedente e del 4,6% su base annua
NEUCHÂTEL - Prezzi alla produzione e all'importazione in calo anche in febbraio, come già era avvenuto in gennaio e nell'insieme del 2015: il relativo indice calcolato dall'Ufficio federale di statistica (UST) si è attestato a 99,0 punti, con una flessione dello 0,6% rispetto al mese precedente e del 4,6% su base annua.
Quest'ultimo dato si discosta solo lievemente da quelli di gennaio e dicembre, mesi che presentavano una contrazione rispettivamente del 5,3% e del 5,5%. Sull'arco dell'intero 2015 la flessione era stata del 5,4%. Da notare peraltro anche che l'indicatore di gennaio si rifà a una nuova base (stabilita a 100), del dicembre 2015.
Nel dettaglio, in febbraio per quanto riguarda il dato sui soli prezzi alla produzione - che mostra l'evoluzione dei prodotti indigeni - si è assistito a una contrazione dello 0,5% a livello mensile e del 3,5 su dodici mesi, con un indice a 99,4 punti.
Rispetto a gennaio sono scesi i prezzi dei prodotti farmaceutici, di quelli petroliferi e della carne. Sono invece costati di più i prodotti chimici.
Ancora più vigoroso è risultato l'arretramento del secondo sottoindice, quello dei prezzi all'importazione, che mostra l'evoluzione dei prezzi dei prodotti provenienti dall'estero: in febbraio è infatti sceso a 98,2 punti, con una diminuzione mensile dell'1,0% e annuale del 6,9%.
Nel confronto con gennaio sono calati in modo particolare i prezzi di prodotti organici dell'industria chimica, carburante, petrolio greggio e gas naturale come pure olio da riscaldamento. Sono risultati meno cari anche prodotti farmaceutici di base, computer e pneumatici. Si sono per contro osservati aumenti nel settore delle materie plastiche.