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SVIZZERALa BNS non cambia

14.06.12 - 16:22
La Banca nazionale svizzera non modifica il corso della sua politica monetaria e conferma la soglia minima di cambio con l'euro a 1,20 franchi e lascia invariati i tassi
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La BNS non cambia
La Banca nazionale svizzera non modifica il corso della sua politica monetaria e conferma la soglia minima di cambio con l'euro a 1,20 franchi e lascia invariati i tassi

BERNA - La Banca nazionale svizzera (BNS) non modifica il corso della sua politica monetaria e conferma la soglia minima di cambio con l'euro a 1,20 franchi. L'istituto di emissione ha ribadito oggi di essere disposto ad acquistare divise in misura illimitata per fare rispettare questo livello.

Il tasso d'interesse di riferimento rimane quindi invariato. L'istituto di emissione ha comunicato oggi che mantiene la fascia di fluttuazione del Libor a tre mesi allo 0,0-0,25%.

"Un nuovo apprezzamento del franco avrebbe gravi conseguenze sull'evoluzione dei prezzi e dell'economia in Svizzera", ha affermato oggi a Berna Thomas Jordan, presidente della direzione della BNS, aggiungendo che non lo tollererà. In caso di necessità l'istituto è disposto a prendere ulteriori provvedimenti.

Per quanto riguarda l'economia del Paese, i vertici della banca si attendono un netto rallentamento per il resto dell'anno. Solo grazie "all'evoluzione sorprendentemente robusta nel quarto trimestre 2011 e nel primo trimestre 2012, la Banca nazionale si aspetta ora per l'anno corrente un tasso di crescita di circa l'1,5%", contro l'1% indicato in marzo.

I rischi per la congiuntura in Svizzera rimangono eccezionalmente alti alla luce della situazione internazionale. Le incertezze che pesano sull'evoluzione futura della situazione nella zona euro si sono ancora accentuate, ha rammentato il presidente. Se la congiuntura mondiale dovesse deludere le attese o se le turbolenze sui mercati finanziari dovessero intensificarsi, riaffiorerebbero i rischi di degrado dell'attività economica e della stabilità dei prezzi, ha ammonito Jordan, rammentando che nell'ultimo trimestre sono cresciuti ulteriormente anche gli squilibri sui mercati dei prestiti ipotecari e dell'immobiliare residenziale.

Malgrado l'enorme quantità di riserve di divise accumulate dalla BNS - pari a 303,8 miliardi di franchi a fine maggio contro 237,6 un mese prima - che hanno fatto lievitare le liquidità in franchi, i vertici non intravvedono problemi a livello di inflazione. La banca prevede che il rincaro si attesterà allo 0,3% nel 2013 e allo 0,6% l'anno successivo. Per quest'anno è pronosticato un calo dell'indice dei prezzi dello 0,5%.

ATS
 

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