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I controlli effettuati dai cantoni nella lotta contro il lavoro nero sono però stati "più approfonditi"
BERNA - I controlli effettuati dai cantoni lo scorso anno in materia di lavoro nero sono stati un po' meno numerosi, ma spesso più approfonditi. Nel rapporto annuale sull'attuazione della legge federale, la Segreteria di Stato dell'economia (SECO) sottolinea il "grande impegno" profuso dai cantoni in quest'ambito.
In totale i cantoni hanno destinato 65,7 posti a tempo pieno alla lotta al lavoro nero. Gli ispettori hanno controllato 11 130 (-9%) aziende e 33'866 persone (-9%). La diminuzione è dovuta in parte al fatto che i controlli sono stati in parte più approfonditi, precisa la SECO
Le violazioni nell'ambito del diritto degli stranieri e le sanzioni sono notevolmente calate (presunte violazioni -31%, segnalazioni riguardo alla sanzioni -43%). "Ciò potrebbe essere dovuto all'introduzione a tutti gli effetti della libera circolazione delle persone e all'estensione della libera prestazione di servizi" precisa la SECO.
Nel 2011 sono nuovamente aumentate le procedure semplificate per il conteggio dei contributi alle assicurazioni sociali e delle imposte nei casi di salari modesti (procedura di conteggio semplificata) passando da 24'112 a 29'573, stando al rapporto.
La Confederazione, i Cantoni e gli altri uffici interessati hanno ormai oltre quattro anni di esperienza nell'attuazione della legge federale. A cinque anni dall'entrata in vigore, il Dipartimento federale dell'economia (DFE) dovrà presentare una valutazione delle misure e redigerà un rapporto per il Consiglio federale entro la fine dell'anno.
ATS
