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REGNO UNITOCorbyn irride Cameron: «Riforme irrilevanti»

20.02.16 - 12:05
Il leader dell'opposizione laburista sottolinea come i problemi della maggioranza dei lavoratori britannici siano altri. Diversa l'opinione di Theresa May: «È nel nostro interesse restare nell'Ue»
Corbyn irride Cameron: «Riforme irrilevanti»
Il leader dell'opposizione laburista sottolinea come i problemi della maggioranza dei lavoratori britannici siano altri. Diversa l'opinione di Theresa May: «È nel nostro interesse restare nell'Ue»

LONDRA - "A dispetto della fanfara" intonata da David Cameron, i cambiamenti previsti dall'accordo strappato ieri sera dal premier conservatore a Bruxelles ai leader degli altri Paesi dell'Ue sono "largamente irrilevanti" per i "problemi veri della maggioranza dei lavoratori e dei cittadini britannici".

Lo afferma il leader dell'opposizione laburista, Jeremy Corbyn, mentre a Downing Street è in corso una tesa riunione di governo durante la quale Cameron è chiamato a illustrare i contenuti dell'intesa nel dettaglio, ma anche a far fronte alle annunciate obiezioni di vari ministri euroscettici.

Corbyn ha più volte accusato il primo ministro di aver condotto la sua partita a Bruxelles solo per calcoli di politica interna e interessi di partito. E di aver ignorato nel negoziato quelle che il numero uno laburista considera le vere priorità: i diritti dei lavoratori (britannici e stranieri), "la democratizzazione" dell'Unione Europea, la fine dell'austerity e delle privatizzazioni dei servizi pubblici. La linea ufficiale del Labour in vista del referendum resta comunque quella di non far campagna a favore della Brexit.

May: «È nostro interesse restare nell'Ue» -  Un punto per David Cameron nella riunione di governo dedicata in queste ore a discutere l'accordo di Bruxelles: la titolare dell'Home Office (ministro dell'Interno), Theresa May, considerata tradizionalmente una delle voci più euroscettiche nel Partito conservatore, smentisce le indiscrezioni di stampa che la ipotizzavano alla fine in dissenso dal premier e si schiera contro la Brexit.

"Restare nell'Ue è nostro interesse nazionale", ha detto oggi May secondo la BBC, dopo aver valutato come positivi per la Gran Bretagna i cambiamenti introdotti dall'intesa raggiunta da Cameron con gli altri leader europei del Club dei 28.

Osborne: «Accordo vincolante» - L'accordo raggiunto di Bruxelles fra la Gran Bretagna e gli altri Paesi Ue "è legalmente vincolante". Lo ha ribadito oggi alla BBC il cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, numero 2 del governo di David Cameron, sottolineando che verrà "trascritto nel Trattato europeo" non appena questo sarà soggetto a una futura modifica.

Per Osborne, come per Cameron, il punto nodale dell'intesa - che prevede fra l'altro garanzie per i Paesi non euro rispetto a quelli dell'eurozona in seno al mercato comune; la possibilità di bloccare normative europee attribuita a un 55% di parlamenti nazionali di Stati membri; e il diritto della Gran Bretagna di differire per un certo numero di anni la concessione di alcuni benefit sociali a lavoratori neoimmigrati da altri Paesi Ue - è il riconoscimento di "uno status speciale" rafforzato per il Regno Unito. Oltre all'assicurazione che Londra non sarà mai tenuta a far parte di "un superstato europeo".

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