Tali espressioni di sostegno - ha precisato Chavez - rappresentano "la migliore delle medicine", un vero "bagno di amore". Proprio a Caracas, proseguono d'altra parte i preparativi per la lunga serie di cerimonie organizzate in vista dei duecento anni della dichiarazione di indipendenza del Venezuela. L'evento principale è in programma martedì, con una sfilata alla quale parteciperanno civili e militari, oltre ad alcuni leader latinoamericani.
Per la prima volta, rilevano i media locali, saranno mostrati in pubblico gli equipaggiamenti militari che la difesa di Caracas ha negli ultimi tempi comprato in Russia. Circa la presenza di Chavez alle cerimonie di martedì, il vicepresidente venezuelano, Elias Juaua, ha detto in un'intervista a un quotidiano che per ora "il compito di Chavez è quello di guarire".
Alla domanda sulle ragioni per le quali da parte delle autorità non è stata data una diagnosi dettagliata sul cancro di Chavez, Juaua ha precisato: "Né la Costituzione né nessuna delle nostre leggi obbliga l'essere umano Chavez a puntualizzare quali sono le caratteristiche della sua malattia. Il presidente sa fino a che punto può arrivare con le informazioni".