Un attacco a Rafah causerebbe danni «oltre l'accettabile», ha dichiarato il segretario di Stato Usa Blinken
TEL AVIV - «Hamas è l'unico ostacolo al cessate il fuoco a Gaza». Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, mentre i militanti si preparano a inviare una delegazione al Cairo per i colloqui.
«Aspettiamo di vedere se, in effetti, accetteranno un sì per una risposta al cessate il fuoco e al rilascio degli ostaggi», ha sottolineato Blinken. "La realtà in questo momento - ha concluso - è che l'unica cosa che si frappone tra il popolo di Gaza e un cessate il fuoco è Hamas».
Blinken ha poi avvertito che «un attacco israeliano a Rafah», la città nel sud della Striscia di Gaza dove sono ammassati più di un milione di palestinesi sfollati a causa della guerra, causerebbe danni «oltre l'accettabile». Israele non ha presentato alcun piano per proteggere i civili durante questo possibile attacco, ha aggiunto. «In assenza di un tale piano, non possiamo sostenere un'operazione militare su larga scala a Rafah, perché il danno che causerebbe sarebbe oltre ciò che è accettabile», ha detto durante il Forum del McCain Institute a Sedona, in Arizona.
Hamas al Cairo - Intanto ieri Hamas ha confermato, in comunicato diffuso sul suo sito web, la presenza della sua delegazione oggi al Cairo. «Alla luce dei recenti contatti con i fratelli mediatori in Egitto e Qatar, la delegazione di Hamas si recherà domani, sabato, al Cairo per completare le discussioni» si legge nella nota che specifica: «Mentre sottolineiamo lo spirito positivo con cui la direzione del movimento ha risposto quando ha studiato la proposta di cessate il fuoco recentemente ricevuta, con lo stesso spirito andremo al Cairo per raggiungere un accordo».
«Noi del movimento Hamas e delle forze di resistenza palestinesi siamo determinati a portare a termine l'accordo, in modo da soddisfare le richieste del nostro popolo per la completa cessazione dell'aggressione, il ritiro delle forze di occupazione, il ritorno degli sfollati, l'aiuto per la nostra gente, l'inizio della ricostruzione e la conclusione di un serio accordo di scambio», si legge ancora nel comunicato di Hamas.
Hamas via da Doha? - Il Qatar è pronto ad accettare la richiesta degli Usa di espellere da Doha la leadership di Hamas, tra cui Ismail Haniyeh. Lo ha detto al Times of Israel una fonte a conoscenza del dossier.
Secondo il Washinton Post (Wp) il segretario di Stato Usa Antony Blinken lo scorso mese ha consegnato la richiesta di «espellere» i leader di Hamas dal Paese se continuano a rifiutare l'accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Blinken - secondo il quotidiano - ha consegnato questo messaggio al primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani il mese scorso. Il Wp ha anche riferito che il Qatar aspettava da mesi la richiesta Usa.
Attacco contro le basi di Hezbollah - Intanto l'esercito israeliano non si ferma. Aerei da combattimento hanno sferrato un attacco contro le basi dell'organizzazione sciita Hezbollah con sede in Libano vicino alla città di Bint Jbeil, nel sud del Paese. Lo riferisce Al Manar, secondo quanto riporta la Tass. L'emittente televisiva ha riferito che gli attacchi sono stati effettuati anche nei villaggi di Aitaroun e Maroun El Ras dove sono state distrutte diverse case. Segnalate vittime tra i civili.
Nel suo canale Telegram, Hezbollah ha sottolineato che i suoi combattenti hanno sferrato diversi attacchi contro le truppe israeliane nelle ultime 24 ore. Complessivamente, dall'inizio della guerra, 77 civili sono stati uccisi in attacchi di bombardamento nel sud del Libano, mentre la milizia sciita ha perso più di 300 combattenti.
Colpita la Striscia di Gaza - Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno inoltre sferrato un attacco sulla parte centrale della Striscia di Gaza. Lo riferisce Al Mayadeen. Secondo il canale televisivo, alcune persone sono rimaste ferite in seguito all'attacco a Nuseirat.