Cerca e trova immobili
Il caso di Suleiman Kerimov - arrestato lunedì scorso all'aeroporto di Nizza per sospetta evasione fiscale - potrebbe guastare ulteriormente le già delicate relazioni tra Macron e Putin
NIZZA - È un caso che guasta le già delicate relazioni tra la Francia di Emmanuel Macron e la Russia di Vladimir Putin: è stato incriminato dalla giustizia francese il senatore e miliardario russo Suleiman Kerimov, arrestato alle 23:20 di lunedì scorso all'aeroporto di Nizza per sospetta evasione fiscale nell'acquisto di ville di lusso in Costa Azzurra.
L'arresto del tycoon di 51 anni noto, tra l'altro, per i grandi investimenti nel calcio russo ha suscitato l'ira di Mosca, per quella che ritiene una provocazione, nonché una grave violazione dell'immunità diplomatica del parlamentare. A Mosca è stato convocato l'incaricato d'affari francese mentre la Duma,la camera bassa del Parlamento, ha adottato una risoluzione in cui denuncia la violazione della convenzione di Vienna sull'immunità diplomatica.
La presidente del senato russo, Valentina Matvienko, tuona contro una «caccia alle streghe» e il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che «le azioni necessarie sono state intraprese, ovviamente, a livello delle nostre missioni diplomatiche. Senza dubbio continueremo questo lavoro». Secca è arrivata la replica del ministero degli Esteri di Parigi secondo cui l'immunità diplomatica di Kerimov vale solo per «fatti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni» parlamentari.
Ventesimo uomo più ricco di Russia, secondo la classifica di Forbes, con un patrimonio stimato a circa 7 miliardi di dollari, l'oligarca è originario del Daghestan, regione autonoma russa a maggioranza musulmana. Da anni però, fa la vita del playboy in Costa Azzurra, tra conquiste amorose e supercar. Nel 2006 conquistò l'attenzione dei giornali l'incidente avuto a bordo di una Ferrari sulla Promenade des Anglais a Nizza.
Ieri Kerimov è stato stato condotto in tribunale, dove un giudice lo ha incriminato per riciclaggio e frode aggravata e lo ha posto sotto stretto controllo giudiziario: divieto tassativo di uscire dal dipartimento di Alpes-Maritimes e l'obbligo di andare a 'timbrare' diverse volte a settimana in commissariato. Ha dovuto inoltre consegnare il suo passaporto e versare una cauzione di 5 milioni di euro. Kerimov è sospettato di essersi appropriato illegalmente di diverse dimore al Cap d'Antibes, tra cui la sontuosa 'Villa Hier', con acquisti successivi realizzati sotto prestanome, frodando il fisco transalpino per diverse decine di milioni di euro. Ma lui smentisce seccamente. Secondo fonti citate dalla tv russa Rossiya 24 "Suleiman Kerimov «si è detto non colpevole per tutte le accuse».
