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SVIZZERA / REGNO UNITOScandalo molestie, Oxford silura Tariq Ramadan

07.11.17 - 22:19
L'islamologo è accusato di abusi sessuali nei confronti di alcune sue ex studentesse a Ginevra
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Scandalo molestie, Oxford silura Tariq Ramadan
L'islamologo è accusato di abusi sessuali nei confronti di alcune sue ex studentesse a Ginevra

LONDRA - Discesa agli inferi per Tariq Ramadan, lo studioso star dell'Islam accusato di stupro in Francia e di abusi sessuali su ex studentesse in Svizzera. Dopo giorni di polemiche e proteste da parte degli studenti che chiedevano al rettorato di prendere posizione, l'Università di Oxford ha annunciato la sospensione del suo insegnante di studi islamici contemporanei.

Una decisione, spiegano i responsabili accademici, «presa di comune accordo» e con «effetto immediato», che deve consentire a Ramadan di «rispondere alle gravi accuse» di cui è oggetto. Già ieri, il nipote del fondatore del Movimento dei Fratelli Musulmani in Egitto - considerato una sorta di "guru" in ambienti islamici - ha sporto denuncia per diffamazione contro le indiscrezioni del quotidiano "La Tribune de Genève" sui presunti abusi a quattro studentesse minorenni ai tempi in cui insegnava a Ginevra, sua città natale.

In Francia la procura di Parigi indaga invece per «stupro, aggressione sessuale, violenze e minacce di morte» dopo la denuncia del 20 ottobre scorso dell'ex salafita divenuta scrittrice e militante della laicità, Henda Ayari. Una seconda denuncia per stupro è arrivata pochi giorni dopo da Christelle, una francese convertitasi all'Islam, che ha preferito restare anonima per paura di ritorsioni. Ramadan ha risposto alle accuse tuonando contro una «campagna di calunnie» orchestrata «dai miei nemici di sempre» e si è rivolto anch'egli alla giustizia per fermare quella che definisce «la macchina del fango».

Il caso si è ulteriormente complicato negli ultimi giorni con un nuovo filone legato a Charlie Hebdo. Fedele al suo spirito irriverente, il settimanale satirico la cui redazione venne decimata negli attentati parigini del gennaio 2015 ha pubblicato una vignetta in cui lo studioso, ritratto con un fallo smisurato, afferma di essere «il sesto pilastro dell'Islam». Il titolo scelto dal settimanale è: "Stupro, la difesa di Tariq Ramadan".

Da allora, sui social network, si è levata una campagna di insulti contro il giornale, con tanto di minacce di morte, tanto che il direttore Riss ha dovuto sporgere denuncia alla polizia. Ieri sera, la procura di Parigi ha annunciato l'apertura di un'inchiesta per «minacce di morte materializzatesi per via scritta» e «apologia pubblica di un atto di terrorismo». Intervenendo oggi all'Assemblea Nazionale, il premier Edouard Philippe si è schierato in difesa del giornale 'martire' ed ha lanciato un accorato appello affinché i messaggi minatori anonimi sulla rete vengano puniti dalla giustizia.

Intanto, l'ex premier Manuel Valls ha approfittato del caso per tuonare contro la «doppiezza» di Ramadan accusando i media, con particolare riferimento ad alcuni famosi giornalisti, come Edwy Plenel, di aver dato voce e credito al controverso studioso. Il sociologo Edgar Morin, che con Ramadan si è confrontato in diversi libri pubblicati in Francia, si è detto invece «disgustato» dal «linciaggio mediatico» contro il suo ex collega.

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