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ANKARA - È stato prolungato di altri sette giorni il fermo in Turchia dei dieci attivisti per i diritti umani, tra cui la direttrice di Amnesty International nel Paese, Idil Eser, finiti in manette mercoledì scorso in una retata a Istanbul. Nei loro confronti, la procura indaga per il reato di associazione terroristica armata. Nelle scorse ore, sono inoltre state perquisite le abitazioni di alcuni dei fermati.
«Rinnoviamo la nostra forte richiesta di un rilascio immediato e incondizionato», ha commentato il direttore di Amnesty per l'Europa, John Dalhuisen, che definisce le indagini veramente assurde e denuncia il trattamento fuori dalle regole di quelli che cercano di difendere i diritti umani in Turchia.
Il mese scorso, era già stato arrestato il presidente dell'ong nel Paese, Taner Kilic, con l'accusa di legami con la presunta rete golpista di Fethullah Gulen.
