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RUSSIAPutin concede la cittadinanza russa a Depardieu

03.01.13 - 10:07
Il celebre attore aveva minacciato di rinunciare a quella francese per motivi fiscali
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Putin concede la cittadinanza russa a Depardieu
Il celebre attore aveva minacciato di rinunciare a quella francese per motivi fiscali

MOSCA - Il presidente russo Vladimir Putin ha concesso la cittadinanza russa all'attore Gérard Depardieu, che aveva minacciato di rinunciare al passaporto francese per protesta contro le tasse troppo alte in Francia. Lo riferisce un comunicato del Cremlino. 

Amicizia di lunga data - È una lunga amicizia, tra cinema, politica e beneficenza, quella tra l'attore francese Gérard Depardieu e la Russia, tanto che oggi il presidente Vladimir Putin ha firmato il decreto per concedergli la cittadinanza.

Ancora non è noto se, oltre al passaporto, Depardieu sceglierà di prendere anche la residenza in Russia, patria di miliardari che tuttavia spesso preferiscono vivere all'estero. Ma a Mosca e dintorni, l'attore francese già da qualche anno è un ospite fisso. A partire ovviamente dal cinema: nell'aprile 2011 ad Astrakhan Depardieu ha girato da protagonista un film su Rasputin, diabolico consigliere dell'ultimo zar, coproduzione franco-russa.

Nel frattempo ha donato attrezzature mediche per due milioni di rubli (50mila euro) a un ospedale per l'infanzia di San Pietroburgo, e finanziato un ospedale moscovita. A dicembre 2011 ancora nella capitale degli zar, seduto accanto a Putin, partecipa al ballo di beneficenza del "Fondo Federazione" (evento finito poi nella bufera quando i soldi raccolti nella serata misteriosamente "spariscono"): il leader russo si esibisce al piano cantando Blueberry Hill, Gegè gli fa eco leggendo in francese poesie di Esenin.

A ottobre 2012 Depardieu è diventato testimonial pubblicitario per la banca russa "Sovetsky", con uno spot tv dove esprime con calore tutto il suo amore per la Russia e i suoi abitanti. Ma il volto di Obelix nei suoi soggiorni in Russia si è anche attirato le critiche internazionali per la sua presenza alle tavole dei dittatori: a ottobre scorso a Grozny, in Cecenia, per un cachet da capogiro è apparso al fianco del leader locale Ramzan Kadyrov, accusato di gravi abusi dei diritti umani, nella festa per il compleanno della città. C'era anche Ornella Muti.

Ats Ans Afp

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