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ISRAELE«Oggi terminano gli accordi di Oslo. Israele li ha uccisi»

14.01.18 - 22:22
Le prospettive di risoluzione del conflitto israelo-palestinese sono più incerte che mai dopo che il presidente Abu Mazen si è scagliato contro Tel Aviv e Washington. E ha mandato "a quel paese" Trump
Keystone
«Oggi terminano gli accordi di Oslo. Israele li ha uccisi»
Le prospettive di risoluzione del conflitto israelo-palestinese sono più incerte che mai dopo che il presidente Abu Mazen si è scagliato contro Tel Aviv e Washington. E ha mandato "a quel paese" Trump

TEL AVIV - Le prospettive di risoluzione del conflitto israelo-palestinese sono più incerte che mai dopo che in un infuocato discorso al Comitato centrale palestinese il presidente Abu Mazen si è scagliato contro Israele e gli Stati Uniti annunciando che «questo è il giorno in cui gli accordi di Oslo terminano. Israele li ha uccisi».

Ha anche augurato che «la casa di Donald Trump crolli»: si tratta di un termine colloquiale arabo, è stato osservato, che equivale a «mandare a quel paese» il prossimo.

Intanto Israele ha annunciato di aver distrutto nel sud della Striscia di Gaza un tunnel scavato da Hamas sotto al valico commerciale di Kerem Shalom. Si tratta del principale punto di approvvigionamento per i 2 milioni di abitanti della Striscia, che ora sarà chiuso per motivi di sicurezza. La situazione a Gaza si fa sempre più angosciosa, mentre da Washington giungono informazioni di tagli da decine di milioni di dollari che l'Amministrazione Trump si accingerebbe ad apportare all'Unrwa, la agenzia per i profughi palestinesi.

Da Trump, ha detto Abu Mazen, i palestinesi hanno ricevuto «uno schiaffo in faccia» quando, nel contesto di un piano di pace ancora in gestazione, hanno suggerito che la capitale dello Stato palestinese non fosse Gerusalemme, bensì il vicino sobborgo di Abu Dis. Riconoscendo Gerusalemme come capitale di Israele «con un semplice tweet» e minacciando poi di tagliare i fondi per l'Anp Trump ha messo i palestinesi di fronte non «all'accordo del secolo», bensì «allo schiaffo del secolo». Respingendo poi critiche giunte dalla Lega araba, Abu Mazen ha ricordato che nelle proteste innescate nei Territori da queste iniziative di Trump, essi hanno avuto «20 morti, 5000 feriti e mille arrestati».

«Ogni negoziato futuro - ha precisato - si svolgerà solo nel contesto della comunità internazionale. Non accetteremo più la leadership politica degli Usa nei negoziati». Il presidente dell'Anp si è scagliato anche contro l'ambasciatore Usa in Israele David Friedman, da lui definito «un colono, un essere umano offensivo. Non lo incontrerò mai più». In un lungo intervento Abu Mazen ha inoltre reiterato le accuse contro la Gran Bretagna per la "Dichiarazione Balfour" del 1917, relativa ad un Focolare ebraico in Palestina.

Israele intanto mantiene elevata la pressione nei confronti di Hamas. La scorsa notte l'aviazione israeliana ha pesantemente colpito un'area vicina a Rafah (nel sud della Striscia) dove si trovava una parte del tunnel di Hamas, il terzo neutralizzato negli ultimi due mesi. Un altro tratto del tunnel, lungo complessivamente un chilometro e mezzo, è stato distrutto dal genio militare in Israele.

Un terzo tratto ancora, che si spingeva entro il Sinai settentrionale, è stato segnalato alle autorità egiziane. Secondo un portavoce militare il suo tracciato passava sotto i depositi di diesel e di gas di Kerem Shalom, approntati a beneficio degli abitanti di Gaza. Fra i suoi pericoli ipotizzabili: una gigantesca esplosione al valico; l'infiltrazione di unità di elite palestinesi nel valico e la cattura di prigionieri israeliani; ed anche il contrabbando dal Sinai verso Gaza di armi sofisticate dall'Iran.

Per tutta la giornata Hamas ha mantenuto un totale riserbo sulla vicenda, in un apparente tentativo di non esacerbare oltre le relazioni con l'Egitto che potrebbe vedere in quel tunnel un'importante violazione del proprio territorio nazionale.

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