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AUSTRALIAAbusi sistematici nei centri di detenzione per richiedenti asilo

10.08.16 - 14:36
Documenti ufficiali finiti nelle mani del Guardian Australia riportano un sistema «disfunzionale e basato sulla crudeltà»
Abusi sistematici nei centri di detenzione per richiedenti asilo
Documenti ufficiali finiti nelle mani del Guardian Australia riportano un sistema «disfunzionale e basato sulla crudeltà»

SYDNEY - Aggressioni, abusi sessuali e fisici a donne e bambini e condizioni di vita desolanti, «in un sistema disfunzionale basato sulla crudeltà»: è il quadro che emerge da oltre 2'000 documenti riservati, ottenuti e pubblicati dal Guardian Australia, sul trattamento dei richiedenti asilo nel centro di detenzione stabilito da Canberra nel minuscolo stato-isola di Nauru, nell'Oceano Pacifico.

Secondo l'analisi dei documenti, i minori sono le principali vittime degli abusi (rappresentano il 51,3% dei casi), pur costituendo solo il 18% dei detenuti nel periodo coperto dai documenti, dal maggio 2013 all'ottobre 2015. Tra questi casi, sette sono relativi ad aggressioni sessuali, 59 ad aggressioni fisiche, 39 a episodi di autolesionismo e 159 a minacce di autolesionismo.

I gruppi di difesa dei diritti umani e di sostegno ai profughi citano i documenti come prova che il governo di Canberra presiede a un sistema di detenzione crudele, illegale e fallimentare.

Per la presidente della Human Rights Commission, Gillian Triggs, si tratta di documenti «angoscianti», mentre secondo la Refugee Action Coalition i rapporti di abusi debbono essere indagati a fondo da un'entità indipendente. Anche l'Australian Medical Association chiede un'indagine indipendente e una revisione delle condizioni di salute e di vita nel centro di detenzione.

La settimana scorsa un rapporto di Amnesty International (AI) e Human Rights Watch (HRW) indicava che il governo australiano ignora sistematicamente gli abusi ai danni dei richiedenti asilo che vengono detenuti nei due centri off-shore di Nauru e Papua Nuova Guinea. Questo comportamento, secondo il rapporto, sembra voler scoraggiare intenzionalmente l'arrivo di nuovi migranti nel Paese.
 
 

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