Cerca e trova immobili

Dal MondoGuantanamo: Usa; aiutanti Osama primi imputati Pentagono

24.02.04 - 22:16
Guantanamo: Usa; aiutanti Osama primi imputati Pentagono
NEW YORK - L´autista-cassiere e un addetto stampa di Osama bin Laden sono i primi due imputati che il Pentagono ha scelto per venir processati dai primi tribunali militari americani dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di uno yemenita e di un sudanese che saranno giudicati per i loro legami con Al Qaida, dopo essere stati scelti in una ristretta rosa di detenuti di Guantanamo, che era stata indicata nel luglio 2003 dal presidente George W.Bush come quella dei candidati ai tribunali speciali.

Le incriminazioni formali, due atti di cinque pagine l´uno diffusi dal Pentagono, rappresentano i primi atti giudiziari fino ad ora presentati contro detenuti di Guantanamo, la base militare sull´isola di Cuba dove gli Usa dalla fine del 2001 custodiscono prigionieri di guerra ai quali non viene riconosciuto alcun diritto legale. I processi saranno celebrati quasi certamente proprio a Guantanamo, anche se per ora le autorità americane non hanno reso note date o luoghi specifici.

I tribunali militari, creati dall´amministrazione Bush dopo l´attacco dell´11 settembre 2001 e al centro di molte polemiche sulla loro legittimità, prevedono la possibilità della condanna a morte. Un portavoce del Pentagono, il maggiore John Smith, ha però precisato che nel caso dei primi due imputati i procuratori speciali militari non intendono chiedere la pena capitale, nel caso siano riconosciuti colpevoli.

A finire sul banco degli imputati di un processo di cui non sono ancora del tutto chiare le caratteristiche, saranno il sudanese Ibrahim Ahmed Mahmoud al Qosi e lo yemenita Ali Hamza Ahmed Sulayman al Bahlul (che negli atti giudiziari vengono indicati anche con una serie di altri alias).

Al Qosi viene accusato di essersi unito ad Al Qaida già nel 1989, quando bin Laden stava cominciando ad organizzare il suo gruppo terroristico con i reduci arabi dalla guerriglia contro i sovietici in Afghanistan. Il sudanese avrebbe ricevuto addestramento militare nel campo di Al Faruq gestito da Al Qaida in Afghanistan e sarebbe diventato in seguito una sorta di commercialista dell´organizzazione, con base a Peshawar in Pakistan. Alle dirette dipendenze di Sheikk Sayeed al Masri, il presunto capo delle finanze di Al Qaida, avrebbe gestito i movimenti finanziari del gruppo, firmato assegni per Osama in Sudan (dove i terroristi agivano sotto la copertura di una società di investimenti, Taba) e gestito operazioni sui mercati neri per l´acquisto di armi. In seguito, Al Qosi sarebbe entrato a far parte di un nucleo di guardie del corpo di Osama e, dopo una parentesi trascorsa a combattere in Cecenia, sarebbe sempre rimasto al fianco di bin Laden facendogli anche da autista, fino alla cattura nel dicembre 2001.

Al Bahlul è accusato di essere stato reclutato dal capo della sicurezza di Al Qaida, Saif al Adel, nel 1999, e di aver ricevuto mesi di addestramento in un campo dell´organizzazione in Afghanistan. Nel campo di Aynak, lo yemenita avrebbe pronunciato la propria ´bayat´, il giuramento di fedeltà ad Osama bin Laden. Il capo di Al Qaida lo scelse poi - secondo le accuse dei procuratori militari - per lavorare nell´ "ufficio stampa" del gruppo terrorista e in questa veste al Bahlul avrebbe realizzato video propagandistici per reclutare nuovi seguaci e per promuovere le gesta di Osama e dei suoi uomini. In particolare, al Bahlul viene accusato dal Pentagono di essere il creato del video intitolato ´Uss Colè, una cassette dedicata a glorificare l´attacco all´omonima nave da guerra americana nello Yemen nel quale nell´ottobre 2000 morirono 17 marinai.

L´11 settembre 2001, secondo l´atto d´accusa, al Bahlul era in Afghanistan dopo essere stato richiamato da Osama dall´estero in vista dell´attacco all´America ed aveva ricevuto l´ordine di installare una tv via satellite per permettere ai leader di Al Qaida di seguire in diretta le notizie da New York e Washington.

Il collegamento però - si legge nell´incriminazione - non funzionò per colpa del terreno montagnoso. Bin Laden si accontentò di ricevere le prime notizie per radio. Al Bahlul avrebbe poi lavorato ad altri video di propaganda, fino al momento dell´arresto nel novembre 2001.



ATS

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE