Cerca e trova immobili

EUROPAUn programma a favore dei soli ricchi?

23.01.15 - 16:47
QE: i benestanti esultano per l'aumento del valore dei listini azionari, i meno abbienti avranno meno interessi sui loro risparmi e si vedranno aumentare gli affitti. Cosa succederà in Europa?
Un programma a favore dei soli ricchi?
QE: i benestanti esultano per l'aumento del valore dei listini azionari, i meno abbienti avranno meno interessi sui loro risparmi e si vedranno aumentare gli affitti. Cosa succederà in Europa?

BERLINO - 60 miliardi di euro al mese, da marzo 2015 a settembre 2016. Il programma di acquisto mensile di titoli, inclusi i bond di Stato, è il più grande esperimento nella storia dell'eurozona. Si vuole combattere la deflazione, stimolare i consumi per far ripartire l’economia e l’occupazione e far salire l’inflazione, fino al 2%. In Europa meridionale si guarda alla mossa della BCE con speranza, in Germania con preoccupazione. Innanzitutto perché ai tedeschi la parola "inflazione" fa tornare in mente gli incubi del passato. Il ricordo dell'inflazione degli anni '20, una delle cause dell’ascesa di Hitler al potere, si tramanda di generazione in generazione. Ma non solo. I lavoratori tedeschi, che negli anni 2000 hanno subìto la riforma Hartz, (che in alcuni paesi esteri è vista come modello da seguire) con dolorose ristrutturazioni e, di fatto, una flessibilizzazione del mercato del lavoro che ha reso più precaria la qualità di vita per milioni di persone, guardano con scetticismo alla nuova politica monetaria. E in molti si chiedono: come faranno a ripartire i consumi se i salari sono fermi al palo da anni? Il grande timore è che il fossato tra ricchi e poveri continuerà a crescere.

Politica anticonvenzionale che potrebbe aumentare la disuguaglianza - "Una politica monetaria anticonvenzionale, soprattutto il massiccio acquisto di obbligazioni, potrebbe aumentare la disuguaglianza dei redditi", aveva dichiarato Mersch, membro del comitato direttivo della BCE, in un discorso tenuto lo scorso ottobre a Zurigo.

Aumenta la domanda di titoli di Stato, scendono i tassi d’interesse - In un articolo del giornale online “die Zeit”, si spiegano, in maniera semplice, i rischi di questa manovra. Se una banca centrale acquista titoli di Stato gli effetti sono visibili in primo luogo sui mercati finanziari. Di solito succede che, quando la domanda di titoli di Stato aumenta, scendono i tassi d'interesse. Di conseguenza molti investitori riorganizzano i loro investimenti per proteggere il proprio patrimonio e acquistano, per esempio, più titoli azionari. Ciò porta all'aumento della quotazione dei listini azionari, come è successo nelle ultime settimane sui mercati finanziari europei dopo l'annuncio della BCE di dare il via al cosiddetto "Quantitative Easing".

QE, a guadagnarci sono i ricchi - Chi ci guadagna in questo aumento della quotazione dei listini azionari? La risposta è ovvia: i ricchi che potranno permettersi un portafoglio azionario ampio e diversificato. A perderci sarà la classe medio-bassa, che guadagna poco e può permettersi di risparmiare poco. I normali correntisti ci perderanno due volte: da una parte perché l'aumento delle quotazioni di borsa non porterà loro nessun beneficio, dall’altra perché la diminuzione delle rendite dei titoli di Stato faranno diminuire ancora una volta gli interessi sul loro conto corrente.

Il timore dell’aumento degli affitti - Ma c'è un altro aspetto che preoccupa molto in Germania, paese da sempre attento alla politica dell'alloggio e dei canoni d'affitto per le classi meno abbienti: i prezzi nel settore immobiliare. Infatti, si teme l’aumento dei prezzi delle case. E allora capiterà che chi la casa non ce l'ha dovrà pagare affitti più alti e chi ce l'ha, o chi ne possiede tante, si vedrà aumentare il valore del proprio immobile. La dinamica così descritta è chiamata "Effetto portafoglio".

L’effetto benefico del QE - C'è anche un secondo effetto importante, quello della crescita. Lo scopo dell'acquisto di titoli di Stato da parte della BCE è di facilitare i crediti bancari alle imprese per permettere a lungo termine una crescita economica che metta in moto i consumi e crei posti di lavoro. Di questo effetto ne beneficiano i ceti medio-bassi, che si guadagano da vivere attraverso il lavoro, mentre i ricchi vivono grazie alle rendite di capitale.

Il fallimento del QE in Giappone - Quale sarà l'effetto del programma della BCE? Aumenteranno le disuguaglianze? Come dimostra uno studio dell’economista Ayako Saiki e di Jon Frost della banca centrale olandese, in Giappone si è assistito all'"effetto portafoglio". Tra il 2009 e il 2013 la disuguaglianza sociale in Giappone è aumentata "in modo evidente". Il paese del Sol Levante ha operato al massiccio acquisto di titoli di stato per combattere la temuta deflazione. Eppure gli effetti sperati di crescita non si sono realizzati: nonostante il sostegno miliardario della Banca Nazionale giapponese, l'economia nipponica è cresciuta sì, ma molto lentamente e non come sperato.

Il successo del QE in Regno Unito e Stati Uniti - Nel Regno Unito, invece, secondo la Bank of England si è assistito a un effetto benefico. Nel 2012 gli economisti della banca centrale inglese sono giunti alla conclusione che l'acquisto di titoli di Stato operata per risollevare l'economia del Regno si è rivelata vantaggiosa per tutti. "Senza questi acquisti la crescita economica si sarebbe rivelata più debole e il tasso di disoccupazione sarebbe stato più alto", hanno scritto quelli della Bank of England.

In effetti nel Regno Unito non sono soltanto aumentate le quotazioni azionarie, ma anche i tassi di crescita economica con ritmi del 3 % all'anno. La disoccupazione è chiaramente diminuita e anche i ceti più bassi hanno potuto beneficiare della situazione. Anche negli Stati Uniti la crescita economica e la diminuzione della disoccupazone a cui si assiste in questo periodo sono date dall'effetto del Quantitative easing (QE).

E nell'eurozona? - La domanda che ora ci si pone è: il QE in Europa avrà effetti benefici come in Gran Bretagna e negli Stati Uniti oppure si rivelerà un mezzo fallimento come in Giappone? Purtroppo sono in molti a temere lo scenario giapponese.

La borsa è roba per ricchi - L'effetto portafoglio potrebbe manifestarsi molto più concretamente in diversi paesi europei, soprattutto in Germania. Come scrive l'edizione online della Zeit, mentre negli Stati Uniti anche tra le fasce di lavoratori più umili è diffuso il possesso di azioni, attraverso la stipulazione di contratti di assicurazione previdenziali per la terza età (quelli che in Svizzera vengono chiamati comunemente III pilastro), per i tedeschi gli investimenti in borsa sono soprattutto roba da ricchi. Le economie domestiche del ceto medio tedesco hanno depositato molti dei loro risparmi in banca con tassi fissi. Soldi che perderanno di valore visti i tassi destinati a scendere ancora. Tra i tedeschi c'è grande preoccupazione per i canoni di locazione. In Germania una casa di proprietà se la può permettere soprattutto chi guadagna bene. La maggior parte dei tedeschi vive in affitto. "Gli affitti potrebbero addirittura diventare più cari, se i prezzi degli immobili saliranno a causa dell'acquisto dei titoli di Stato della BCE", ha dichiarato Ansgar Belke, professore di macro-economia dell'Università di Duisburg-Essen.

Funzionerà il QE in Europa meridionale? - Decisivo sarà anche nell'eurozona l'effetto di crescita che avrà il QE. La BCE ritiene che questo strumento permetterà alle banche degli Stati dell'Europa meridionale di concedere maggiori crediti alle aziende. Ciò porterà maggiori investimenti e un aumento dei posti di lavoro. Si spera così che i tassi altissimi di disoccupazione che si registrano in Spagna, Grecia e Portogallo possano scendere e in questo modo si possa restringere la forte disuguaglianza sociale.

Il problema che si pone è che nei paesi del sud Europa la domanda di crediti resta molto debole e quindi la situazione resta incerta. Non è certo, infatti, che il QE si tradurrà in una crescita economica sostenuta.

Export su, consumi giù - Se da una parte la svalutazione dell'euro può avere un effetto benefico per l'industria di esportazione, contemporaneamente vi è la minaccia di una diminuzione dei consumi nel mercato interno dell'eurozona: "I consumi privati diminuiscono se la disponibilità finanziaria di sempre più ampi strati della popolazione diminuisce a causa del calo dei tassi d’interesse bancari", ha aggiunto Ansgar Belke.

Aumento della disuguaglianza o ripresa economica? - "Molti segnali indicano che la disuguaglianza sociale crescerà proprio a causa del programma di acquisti di titoli di Stato della BCE", ha dichiarato Markus Grabka, ricercatore dell'Istituto tedesco per la ricerca economica (DIW), che, tuttavia invita a non lasciarsi andare a giudizi affrettati. "Gli effetti sulla distribuzione della ricchezza è difficilmente valutabile, anche perché bisognerebbe sapere quale è l'alternativa alla quantitative easing".

Senza provvedimenti della BCE le disuguaglianze sarebbero ancora più gravi - La BCE, infatti, alle accuse di estendere, con la sua politica monetaria, la disuguaglianza sociale, risponde che senza il suo provvedimento la situazione sarebbe diventata molto più grave.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE