Kiev ha completato parte del lavoro. Ma restano tre aree prioritarie da approfondire: corruzione, norme anti-oligarchi e minoranze
BRUXELLES / KIEV - La Commissione europea raccomanda al Consiglio di aprire i negoziati di adesione con l'Ucraina. Nel rapporto si evidenzia che Kiev ha completato il lavoro su quattro aree prioritarie indicate da Bruxelles, ma sulle rimanenti tre resta ancora del lavoro da fare. Ovvero lotta alla corruzione, norme anti-oligarchi e protezione delle minoranze.
La Commissione consiglia però di aprire ufficialmente il quadro di negoziazione - negotiating framework - quando le rimanenti riforme prioritarie saranno state attuate. L'esecutivo riferirà nuovamente al Consiglio nel marzo del 2024 per verificare i progressi.
«L'ingresso dell'Ucraina nell'Ue dipenderà dalla velocità delle riforme - ha precisato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen presentando il pacchetto sull'allargamento -. Il Consiglio prenderà la decisione politica, la questione sarà sul tavolo al vertice di dicembre e se dirà di sì il lavoro potrà iniziare subito, ad un livello molto tecnico: l'Ucraina ha ancora alcune riforme da portare a termine, devono completare questo lavoro. A marzo riporteremo al Consiglio le nostre valutazione ma potremo iniziare immediatamente se ci sarà il via libera in dicembre».
La Commissione raccomanda anche l'apertura di negoziati di adesione con la Moldavia e la Bosnia-Erzegovina, ma anche in questo caso con la riserva che le rimanenti riforme prioritarie vengano portare a termine. Come per l'Ucraina, la Commissione riferirà nuovamente al Consiglio nel marzo del 2024 sui progressi fatti.
Nel caso della Georgia, alla luce dei risultati raggiunti, «la Commissione raccomanda al Consiglio di concedere alla Georgia lo status di paese candidato, a condizione che vengano adottate una serie di misure».
«L'allargamento è una politica vitale per l'Ue, completare la nostra Unione significa rispondere a una chiamata della Storia ed è l'orizzonte naturale dell'Ue: i cittadini di questi paesi sono europei come i cittadini dell'Unione di oggi», ha detto la presidente della Commissione. «Completare l'Unione europea ha una logica geopolitica ed economica, ci sono enormi benefici per chi entra e per l'Ue stessa, tutti noi vinciamo».
«Abbiamo iniziato il dibattito interno per capire cosa significa per l'Ue un nuovo allargamento e questo mostra la nostra serietà perché mostra che ci domandiamo cosa dobbiamo fare per essere pronti noi stessi», ha spiegato la von der Leyen.