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A Westminster è tutto pronto per il consueto rito in pompa magna
LONDRA - Queen's Speech al buio, oggi, per Theresa May, che si presenta ancora senza una maggioranza certa alla lettura del programma del suo nuovo governo affidata come da tradizione alla regina nel discorso di apertura della sessione parlamentare dinanzi alla Camere riunite. Programma questa volta biennale in vista della Brexit, poiché nel 2018 è già stato annunciato che il Queen's Speech non ci sarà.
A Westminster è tutto pronto per il consueto rito in pompa magna, ma resta dubbio - a una settimana dalla successiva seduta per il voto di fiducia, fissata il 28 e 29 giugno - il vitale appoggio esterno della destra unionista nordirlandese del Dup, che ieri si è detta insoddisfatta della trattative con i Tory.
Intanto, del programma elettorale del Partito Conservatore, dopo l'esito deludente del voto dell'8 giugno, resta ben poco nella versione consegnata alla sovrana. I media anticipano che May giocherà quasi tutte le carte sulla Brexit, indicata come suo obiettivo centrale per provare a restare in sella almeno per i prossimi due anni: quelli del negoziato con Bruxelles.
