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ITALIALa Procura: "Ruby fece 13 volte sesso con Berlusconi"

16.03.11 - 07:28
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La Procura: "Ruby fece 13 volte sesso con Berlusconi"

ROMA -  Ruby 'adescata' a 16 anni per essere arruolata tra le ragazze ospiti delle presunte feste a luci rosse ad Arcore, il paesino della Brianza dove il premier italiano Silvio Berlusconi possiede una villa, dove per tredici volte, tra il giorno di San Valentino e il ponte del primo maggio dell'anno scorso, sarebbe stata pagata in cambio di "atti sessuali" con il presidente del Consiglio. E insieme a lei un piccolo esercito di avvenenti soubrette e modelle sarebbero state indotte alla prostituzione partecipando, fino a poco più di due mesi fa, alle serate in cui sarebbe andato in scena il "bunga bunga".

È la ricostruzione della Procura di Milano che emerge dalla chiusura del filone di inchiesta sul caso Ruby, notificato nel pomeriggio al consigliere regionale del Popolo della libertà (Pdl) Nicole Minetti, all'imprenditore dei vip Lele Mora e al direttore del Tg4 Emilio Fede, accusati di induzione e favoreggiamento della prostituzione di maggiorenni e della minorenne Karima El Mahroug (Ruby).

Per loro si profila la richiesta di rinvio a giudizio, mentre per il capo del Governo il prossimo 6 aprile comincerà il processo per concussione e prostituzione minorile. Secondo i pubblici ministeri (pm), sono in tutto 33 le giovani che in due anni avrebbero allietato le nottate a Villa San Martino. Nottate che per gli inquirenti, come si legge nel documento che tira le file dell'indagine, erano "articolate" in tre fasi: la prima "prevedeva una cena; la seconda "definita 'bunga bunga' (...) si svolgeva all'interno di un locale adibito a discoteca, dove le partecipanti si esibivano in mascheramenti, spogliarelli e balletti erotici, toccandosi reciprocamente ovvero toccando e facendosi toccare nelle parti intime da Silvio Berlusconi"; la terza che riguardava il fine serata consisteva, scrivono ancora i pm, "nella scelta, da parte di Silvio Berlusconi, di una o più ragazze con cui intrattenersi per la notte in rapporti intimi, persone alle quali venivano erogate somme di denaro ed altre utilità ulteriori rispetto a quelle consegnate alle altre partecipanti".

E a queste feste 'particolari' per tredici volte - il 14, il 20, il 21, il 27 e il 28 febbraio, il 9 marzo, il 4, il 5, il 24,il 25 e il 26 aprile, e l'1 e il 2 maggio dell'anno scorso - c'era anche Ruby, non ancora 18enne. Ruby, che, in base all'ipotesi accusatoria, sarebbe stata adescata nel settembre del 2009 dopo il concorso di bellezza in Sicilia, a Taormina, dove ha conosciuto Fede.

Ma nell'avviso di chiusura dell'inchiesta, oltre a descrivere nei dettagli le feste nella residenza del premier, i procuratori aggiunti Ilda Boccassini e Pietro Forno e il pm Antonio Sangermano, indicano il ruolo avuto dai tre indagati nell'organizzazione del giro delle ragazze: Lele Mora "individuava e selezionava", anche insieme a Fede, "giovani donne disposte a prostituirsi" ad Arcore selezionandole in alcuni casi "tra le ragazze legate per motivi professionali all'agenzia operante nel mondo dello spettacolo" gestita dall'agente dei vip. Inoltre Mora, come Fede, "organizzava" in alcune occasioni "l'accompagnamento da Milano ad Arcore di alcune delle partecipanti alla serate, mettendo a disposizione le proprie autovetture", con l'autista.

Nicole Minetti, invece, avrebbe fatto da intermediaria per i compensi alle ragazze - in genere 'girati' dal ragionier Giuseppe Spinelli, fiduciario e 'ufficiale pagatore' per conto del premier - che consistevano "nella concessione in comodato d'uso" degli appartamenti nel residence di via Olgettina e "in contributi economici" per il loro mantenimento e addirittura per il pagamento delle utenze di casa o delle spese mediche fino agli interventi di chirurgia estetica. Inoltre anche il consigliere regionale, nonché ex igienista dentale di Berlusconi, "in alcune occasioni" si premurava di mettere "a disposizione" delle giovani le proprie auto per raggiungere villa San Martino.

Mentre, la posizione di altre tre persone dell'entourage di Lele Mora è stata stralciata, probabilmente in vista di una richiesta di archiviazione, Niccolò Ghedini, difensore di Berlusconi ha affermato che "mai sono avvenuti i fatti descritti, mai il presidente Berlusconi si è trovato coinvolto in situazioni quali quelle prospettate". Infine i legali di Emilio Fede, gli avvocati Nadia Alecci, Angelo Giarda e Gaetano Pecorella fanno sapere che il direttore del Tg4 "si presenterà ai magistrati milanesi immediatamente e comunque appena vi sia la loro disponibilità ad ascoltarlo. Fede risponderà a tutte le domande che gli saranno poste non avvalendosi in alcun caso della facoltà di astenersi dal dare tutte le spiegazioni sui fatti che gli sono addebitati. È sua convinzione che in questo modo potrà chiarire l'infondatezza delle accuse già in fase di udienza preliminare".

ATS

 

 

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