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Accusato da Thelma Fardin di averla violentata dieci anni fa quando era minorenne, Juan Darthes ha negato ogni addebito: «Fui io che la cacciai dicendole che aveva l'età delle mie figlie»
BUENOS AIRES - Juan Darthes, l'attore argentino accusato martedì scorso da Thelma Fardin di averla violentata dieci anni fa, quando era minorenne, durante le riprese in Nicaragua di una puntata della serie "Patito Feo" (in Italia proposta come 'Il Mondo di Patty'), ha negato tutto in una intervista televisiva, sottolineando che «fu lei che si insinuò nella mia stanza» e «fui io che la cacciai dicendole che aveva l'età delle mie figlie e che era fidanzata».
In dichiarazioni ad "America Tv", dopo aver visionato il video denuncia di Fardin che all'epoca aveva 16 anni, ha praticamente invertito la dinamica dei fatti, assicurando che fu la sua attuale accusatrice «a prendere l'iniziativa" che "io respinsi»
«Quando ho visto la denuncia mi sono detto: io adesso sono morto», ha aggiunto, assicurando che «io non ho stuprato né molestato sessualmente nessuno».
Darthes ha quindi confermato che se la giustizia nicaraguense lo citerà, «andrò a Managua e difenderò la mia versione dei fatti, perché so di essere innocente».
Ad un giornalista di Clarin che gli ha chiesto cosa pensasse delle dichiarazioni dell'accusato, Fardin ha risposto: «Io ho già parlato e sono stata ascoltata. La giustizia farà il suo corso. Quello che è importante è che si prenda l'opportunità di questa vicenda per far emergere i tanti casi di donne che non hanno avuto finora il coraggio di uscire allo scoperto».
Convinta dal movimento '#NiUnaMenos', versione argentina del '#metoo' di Hollywood, Fardin ha esternato la sua denuncia durante una conferenza stampa in un teatro della capitale, mostrando un video in cui ha raccontato come avvenne nel 2009 l'abuso sessuale da parte di Darthes.
«Tornando dalla piscina mi sono accorta che mi si era smagnetizzata la scheda per aprire la porta dell'hotel», ha detto Thelma, aggiungendo che «lui mi ha detto: perché non vieni in camera mia e chiedi per telefono che te ne portino un'altra?». «Accettai - ha aggiunto - ma mentre ero al telefono ha cominciato a baciarmi sul collo e non si è fermato più».
