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Il leader dei talebani sarebbe stato ucciso nel luglio 2013 da due suoi compagni
KABUL - Il leader dei talebani afghani, il Mullah Omar, non sarebbe più vivo perché ucciso nel luglio di due anni fa da due suoi compagni. Lo sostiene il portavoce del gruppo scissionista Fidai Nahaz, Qari Hamzai.
In un comunicato diffuso oggi da una località sconosciuta Hamzai aggiunge che la guida spirituale degli insorti, che nessuno ha più visto da almeno dieci anni, fu ucciso dai comandanti Mullah Mansoor e Gul Agha, e che di questo egli potrebbe produrre delle prove.
Fidai Nahaz, che si è staccato dai talebani nel 2007, è contrario ai negoziati di pace con il governo del presidente Ashraf Ghani e ha diffuso il documento pochi giorni dopo che il Mullah Omar, in un messaggio per l'Eid ul-Fitr, la festa della fine del mese di digiuno del Ramadan, ha dato il suo avallo ai colloqui.
All'inizio dello scorso aprile, a sorpresa, l'Emirato islamico dell'Afghanistan ha diffuso una lunga e particolareggiata biografia del leader in occasione del 19esimo anniversario della sua nomina a comandante supremo, e nell'intento di smentire le voci della sua morte.
