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GRECIA9,8 milioni di greci chiamati al voto: file davanti ai seggi

05.07.15 - 09:03
I 19'000 seggi sono stati aperti alle 7 locali e si chiuderanno alle 19
9,8 milioni di greci chiamati al voto: file davanti ai seggi
I 19'000 seggi sono stati aperti alle 7 locali e si chiuderanno alle 19

ATENE - Circa 9,8 milioni di cittadini greci sono chiamati a votare oggi. I 19'000 seggi sono stati aperti alle 7 (le 6 in Svizzera) e si chiuderanno alle 19.

Il quesito su cui gli elettori sono chiamati a dire Sì (Nai) o No (Ochi) è il seguente: "Referendum del 5 luglio 2015. Deve essere accettato il progetto di accordo presentato da Commissione europea, Bce e Fmi nell'Eurogruppo del 25 giugno 2015, composto da due parti che costituiscono la loro proposta? Il primo documento è intitolato 'Riforme per il completamento dell'attuale programma ed oltrè ed il secondo 'Analisi preliminare per la sostenibilità del debitò".

La soglia di affluenza da raggiungere per far sì che il voto sia valido è del 40% degli aventi diritto. Un traguardo facilmente sorpassabile visto che a gennaio per le elezioni politiche il 64% degli elettori greci ha scelto di recarsi alle urne. Però al referendum, visto l'esiguo preavviso, i cittadini non potranno votare per posta o nei consolati all'estero, ma solo nei collegi elettorali dove sono registrati come residenti.

Normalmente, in caso di elezioni, le tv elleniche pubblicano gli exit poll immediatamente dopo la chiusura dei seggi, ma in questo referendum non verranno fatti. Le previsioni della società Singular Logic - che cura il sito del ministero dell'Interno - dicono che le prime proiezioni attendibili sui risultati dovrebbero essere disponibili attorno alle 21 locali (le 20 in Svizzera), quando ci saranno risultati dal 10% delle sezioni, ma solo se lo scarto sarà superiore al 4%.

Un altro punto conteso è il costo del referendum. Secondo il governo l'assegno che dovrà staccare l'erario è di 20 milioni di euro; deputati delle opposizioni contestano questa cifra e, basandosi su un rapporto del 2011 del ministero delle Finanze, sostengono che il costo finale potrebbe toccare quota 120 milioni di euro.

File davanti ai seggi - I greci sono in fila per il referendum e i promotori dell"OXÌ e del 'NIÈ, del sì e del no, continuano a distribuire materiale anche davanti ai seggi per convincere gli indecisi che - secondo i sondagisti - risulteranno determinanti per la vittoria.

Le parole di Tsipras - "Da domani apriamo la strada per tutti i popoli d'Europa. Oggi la democrazia batte la paura", ha dichiarato Alexis Tsipras uscendo dal seggio, dove ha scherzato con gli scrutatori perché non riusciva a piegare la scheda di voto.

"Oggi è un giorno di festa, perché la democrazia è una festa", ha aggiunto, "perché si può ignorare la decisione di un governo, ma non la decisione di un popolo".

"Non abbiate paura del popolo greco", ha detto dal canto suo il ministro della Difesa e leader dei Greci Indipendenti, parte della maggioranza di governo, dopo aver votato ad Atene. "I bancomat? Li ha chiusi l'opposizione", ha risposto a una domanda, intendendo che dietro la chiusura delle banche ci sarebbe una manovra internazionale ispirata dall'opposizione al governo

Anche il presidente della repubblica greca Prokopis Pavlopoulos ha votato poco fa nel quartiere ateniese di Neo Psychiko. "Oggi - ha dichiarato - è la giornata dei cittadini, che devono decidere secondo coscienza e secondo gli interessi della nazione. Indipendentemente dal risultato, dobbiamo votare, come fecero i nostri antenati. Poi andremo avanti, tutti insieme".

 

 

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