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MONDOOmm conferma: "Il 2015 è stato l'anno più caldo"

25.01.16 - 12:38
Battuti tutti i record, risultando di 0,76 gradi centigradi sopra la media
Omm conferma: "Il 2015 è stato l'anno più caldo"
Battuti tutti i record, risultando di 0,76 gradi centigradi sopra la media

GINEVRA - Per la prima volta, le temperature nel 2015 hanno superato di circa 1 grado centigrado quelle del periodo pre-industriale: lo afferma un'analisi dell'Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) che ha confermato oggi che la temperatura media alla superficie del globo nel 2015 ha ampiamente battuto tutti i record, risultando di 0,76 gradi centigradi sopra la media del periodo di riferimento 1961-1990.

Nel 2015, il fenomeno El Niño, eccezionalmente forte, ed il riscaldamento globale causato dai gas serra "hanno unito le loro forze con un effetto drammatico sul sistema climatico", ma mentre "l'impatto di El Niño svanirà nei prossimi mesi, quelli dei cambiamenti climatici indotti dall'uomo resteranno con noi per molti decenni", ha ammonito il Segretario generale dell'Omm Petteri Taalas commentando il "Provisional Statement on the Status of the Climate Change".

Record temperature: è colpa dell'uomo - I record di temperature globali registrati in questo secolo, con 13 anni su 15 incoronati come "i più caldi di sempre", sono colpa dell'uomo, in particolare per le emissioni di gas serra. Le probabilità che le attività umane non c'entrino, e che quindi il fenomeno possa attribuirsi a una naturale variabilità climatica, sono tra una su 5 mila e una su 170 mila. È quanto afferma uno studio internazionale capitanato dal Potsdam Institute for Climate Impact Research.

Il record messo a segno dal 2015, certificato la settimana scorsa dalla Nasa e oggi dall'Onu, non è stato preso in considerazione dagli autori. Includendolo, spiegano gli esperti, le probabilità che la causa del caldo sia "naturale" si assottigliano ancora di più.

"Il 2015 è ancora una volta l'anno più caldo mai registrato, e questo difficilmente può essere per caso", afferma Stefan Rahmstorf dell'Istituto di Potsdam. "Le variazioni climatiche naturali non possono spiegare i recenti record globali di caldo osservati, ma il riscaldamento globale causato dall'uomo può". Questo riscaldamento, prosegue Rahmstorf, "ha provocato ondate di calore a livello locale senza precedenti, con conseguenze in termini di morti e inasprimento di siccità e incendi. Il rischio di questi estremi di calore è stato moltiplicato dalla nostra interferenza con il sistema Terra".

Per lo studio, i ricercatori hanno sviluppato un sistema statistico sofisticato, unendo dati osservativi e simulazioni informatiche del sistema climatico. I risultati sono diversi da quelli riportati in precedenza da alcuni media, secondo cui le probabilità che il caldo record non dipendesse dall'uomo erano tra una su 27 milioni e una su 650 milioni. I nuovi dati aumentano questa probabilità, che tuttavia - sottolineano gli studiosi - resta ancora estremamente esigua.

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