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BRESCIA - Atto volontario o disgrazia? Attentato fallito o suicidio? Azione dimostrativa? Un'auto esplosa ieri sera a Brescia vicino a un McDonald's ha causato una vittima, l'uomo che era al posto di guida fermo insieme ad altri clienti nello spazio riservato al McDrive. A scoppiare è stato il gas contenuto in quattro bombole: due da cucina piene di Gpl e due da campeggio forse piene di propano. I testimoni principali sono due automobilisti in attesa dietro a quella della vitima, che risulta intestata a un marocchino.
Hanno visto l'uomo divincolarsi e aprire di scatto la portiera come se si fosse reso conto del pericolo sentendo odore di gas (e in questo caso si potrebbe parlare di incidente) oppure come se tentasse di abbandonare l'abitacolo dopo aver aperto volontariamente le valvole. Lo sconosciuto, non ancora identificato, è stato trovato carbonizzato, il corpo stretto alle cinture di sicurezza. È stata probabilmente la scintilla della luce di cortesia, all'apertura della portiera, a provocare l'esplosione.
La vettura, in quel momento, era a pochi metri da alcune bombole utilizzate per le bevande alla spina, riempite di anidride carbonica, che sono rimaste intatte. Per la fortuna di tutti i clienti del MacDonald's, i cristalli della vettura hanno ceduto, e questo ha diminuito l'onda d'urto. Dopo lo scoppio si sono alzate le fiamme che sono state domate dai pompieri.
L'ipotesi dell'atto volontario contro il marchio della catena di ristoranti fast-food statunitense allo stato non è escluso. Superato il comprensibile spavento, coloro che si trovavano nei pressi dello scoppio sono stati sentiti dalla polizia. Tutti concordano nell'affermare la potenza dell'esplosione e chi ha visto l'auto prima dello scoppio riferisce di ricordare fumo uscire pochi istanti prima del boato.
L'intestatario dell'auto è nato a Casablanca nel '68 ed è in Italia dal 1988. Ha regolarizzato le sua posizione nel '90 usufruendo della sanatoria. Coniugato, separato, è un operaio che ha lavorato fino a ieri alle dipendenze di una ditta di Cologne (Brescia). Prima di Brescia ha lavorato in provincia di Lecco e a Cuneo.
