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SVIZZERAPermesso di domicilio, "la conoscenza di una lingua nazionale non è indispensabile"

01.06.10 - 12:23
Keystone Peter Klaunzer
Permesso di domicilio, "la conoscenza di una lingua nazionale non è indispensabile"

BERNA - Il rilascio di un permesso di domicilio non deve dipendere dalla sufficiente conoscenza di una lingua nazionale. Lo ha deciso oggi la camera dei cantoni che per 24 voti a 9 ha respinto una mozione del Nazionale.

Per il "senatore" Maximilian Reimann (UDC/AG), alle persone che non si impegnano abbastanza per integrarsi andrebbe concesso solo un permesso di soggiorno di breve durata. La maggioranza, seppur d'accordo sull'importanza della conoscenza di una lingua nazionale per l'integrazione, ha respinto la mozione poiché considerata discriminatoria. La proposta prevedeva infatti eccezioni per i quadri di imprese e i professionisti con conoscenze d'inglese. Vi è inoltre il problema dei cittadini UE per i quali vige l'accordo sulla libera circolazione delle persone.

Nel corso della mattinata, i consiglieri agli Stati hanno esaminato altri interventi parlamentari riguardanti la politica degli stranieri e l'integrazione. Nella maggior parte dei casi, i "senatori" si sono mostrati severi. È il caso della mozione - respinta - di Lukas Reimann (UDC/SG), mediante la quale il consigliere nazionale chiedeva maggior controllo sugli imam.

La camera dei cantoni non ha voluto nemmeno fissare nella legge l'età minima di 24 anni per far venire in Svizzera un congiunto straniero. Respinta anche la richiesta dell'UDC di accelerare le procedure d'asilo autorizzando una sola possibilità di ricorso.

Con 16 voti contro 15, gli Stati hanno anche respinto una mozione mediante la quale si voleva far cadere l'obbligo del visto per gli abitanti di Taiwan per un soggiorno inferiore ai tre mesi. Stando alla ministra di giustizia e polizia Eveline Widmer-Schlumpf, la Confederazione non può imporre una simile decisione agli altri Stati membri di Schengen.

Maggior fortuna ha avuto invece una mozione volta a rafforzare l'aiuto concesso alle donne vittime di matrimoni forzati. Il testo, contro il parere della consigliere federale del PBD, è stato approvato per 26 voti a 5.

Ats

Foto Keystone Peter Klaunzer

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