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MYANMARMinoranze perseguitate, migliaia di civili in fuga

22.10.08 - 10:29
Keystone / Epa Nyein Chan Naing
Minoranze perseguitate, migliaia di civili in fuga
BANGKOK - Circa 66.000 civili birmani negli stati abitati dalle minoranze etniche Karen e Shan sono stati costretti a lasciare le loro terre fra il luglio 2007 e il giugno 2008 a causa dei "sistematici abusi" subiti dall´esercito birmano, secondo quanto fa sapere da Bangkok l´associazione umanitaria Thailand-Burma Border Consortium (Tbbc), che in Thailandia fornisce assistenza ai circa 120.000 rifugiati, soprattutto Karen e Shan, fuoriusciti dalla Birmania nei campi profughi al confine.

Secondo Tbbc le azioni dei militari birmani potrebbero costituire crimini di guerra, come già denunciato in giugno da Human Rights Watch (Hrw).

"L´estensione delle persecuzioni e delle sofferenze nelle regioni frontaliere (fra Birmania e Thailandia) è passata praticamente inosservata per decenni", ha detto Jack Dunford, direttore di Tbbc. "Quello stesso brutale esercito che ha schiacciato le manifestazioni nelle strade delle città (birmane) nel settembre 2007, scorrazza nella totale impunità nelle campagne, seminando paura e sconvolgendo la vita quotidiana nei villaggi", ha aggiunto Dunford, che ha parlato di "arresti arbitrari" di "lavoro coatto" e di "confisca di terre".

ATS / ANSA / AFP
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