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LUGANOGianni Demarin ottiene riconoscimento dal Governo cinese

01.10.08 - 12:18
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Gianni Demarin ottiene riconoscimento dal Governo cinese

CINA -  Gianni Demarin, originario di Monza (Mi), ma residente ad Agno, la scorsa settimana ha ricevuto un importante riconoscimento da una rappresentante del governo centrale di Pechino,  la direttrice generale del polo di alta tecnologia di Shenzhen (SHIP – Shenzhen Hi-Tech Industrial Park) l’Onorevole Qiu Xuan. Il riconoscimento  gli è stato consegnato per il suo costante impegno nel diffondere le informazioni sui risultati ottenuti nelle biotecnologie mediche, scienza per la quale la Cina punta ad ottenere la leadership mondiale. 

« È stata per me una vera sorpresa – dichiara Demarin – anche perché non sapevo che qualcuno avesse in mente di concedermi un onore del genere.  È stato molto emozionante sentirmi dire « Thank you for your help » da una rappresentante del governo cinese.  Sono molto orgoglioso di poter diffondere i risultati che si ottengono con le cellule staminali da cordone ombelicale  sui pazienti affetti da patologie neurodegenerative, ma mettere d’accordo due mentalità scientifiche completamente diverse come quella asiatica e quella occidentale è tutt’altro che cosa facile. Ma si parla di qualcosa che migliorerà o salverà vite umane, quindi i miei sforzi in quella direzione sono ampiamente giustificati ».

Alla consegna del riconoscimento hanno partecipato anche il presidente e fondatore del Gruppo Beike, Dr. Hu Xiang ed il direttore generale Beike alle operazioni internazionali, l’italo-australiano Dr. Enrico Bisello.

Direttore generale per l’Europa di Beike Europe, società che si occupa di creare un canale diretto per le cure dei cittadini europei presso strutture ospedaliere cinesi, Demarin viene da una formazione trentennale nell’ambito della comunicazione di massa, motivo per il quale è stato chiamato alla direzione di questa filiale svizzera che ha come obiettivo quello di creare una collaborazione tra la scienza orientale e quella occidentale, nonché la diffusione tramite i mass-media di informazioni utili ai malati. 
« Gli ostacoli da superare sono molti, primo su tutti quello dell’orgoglio per le scelte scientifiche da entrambe le parti. Altro ostacolo non indifferente è l’importante ingerenza economica e politica che l’industria del farmaco ha nella scienza occidentale. Ma sono convinto che i veri scienziati nostrani siano alla ricerca di un dialogo con i cinesi, che già si sono dimostrati aperti in questa direzione » .

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