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LUGANOCirca 500 leghisti a Castagnola e Bossi: "Padania libera! Vinceremo le elezioni"

06.03.05 - 14:59
Un avvertimento agli alleati: "Devolution o via"
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Circa 500 leghisti a Castagnola e Bossi: "Padania libera! Vinceremo le elezioni"
Un avvertimento agli alleati: "Devolution o via"

LUGANO -  Circa 500 persone giunte con due battelli da Porto Ceresio si sono recate questa mattina a castagnola dove Umberto Bossi ha fatto visita alla casa natale di Carlo Cattaneo uno dei padri del federalismo che visse in esilio volontario a Lugano.

Vestito con una maglia verde, con il volto pallido e l'aspetto provato, Bossi era accompagnato dalla moglie e dall'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti.

Ad accogliere Bossi  c'era anche  il sindaco di Lugano, Giorgio Giudici, Marco Borradori e ovviamente Giuliano Bignasca, che oggi dalle pagine del suo giornale "Il Mattino della domenica" ha dato il benvenuto a Bossi: "Benvenuto leader storico della Lega nord, cui ci accomunano  molte idee, dalla difesa del federalismo a quella dell'economia locale e dell'identità dei popoli contro il caos e l'impoverimento provocati da internazionalismo, europeismo e globalizzazione".

Di fronte ai fedelissimi leghisti Bossi ha dichiarato: ''La Lega Nord vincera' le elezioni regionali perche dobbiamo applicare il federalismo''.  Bossi si e' poi rivolto ai militanti: ''Lo so che mi volete bene, lo so. Padania, Padania''. E ha aggiunto: ''Ci troviamo solo ora qui perché ci sentiamo un po' meno in colpa visto che questa settimana passa il federalismo in Parlamento. Si è dovuto aspettare un secolo e mezzo perché in Italia si potesse parlare di federalismo senza finire nei pasticci o addirittura in tribunale''.
Dopo pochi minuti, è riapparso alla finestra per dire: "Tengo duro, tra poco sarò in piazza con gli amici".

Bossi, la cui voce affaticata testimonia la necessità di riposarsi e di non poter fare discorsi lunghi tutto d'un fiato, è intervenuto una seconda volta per commentare le parole di Ettore Adalberto Albertoni, che ha rivendicato il raggiungimento di un accordo di programma siglato con la Regione Lombardia "su impulso di Bossi", perché anche la Padania abbia una Cinecittà. "Occorreva una nostra Cinecittà - ha detto Bossi - e siamo già riusciti a portarla a casa".
Poi Bossi, che ha gridato più volte 'Padania libera' ed ha ringraziato con il pugno alzato in segno di forza il suo popolo, ha voluto che uno dei suoi figli gridasse ad alta voce "Padania": "Aspettate che faccia gridare a mio figlio 'Padania libera' - ha detto Bossi - a casa mia siamo tutti padani".

Nei suoi interventi dalla finestra della casa di Cattaneo, Umberto Bossi ha alternato momenti di tenerezza a momenti scherzosi. Tenerezza nei confronti della moglie Manuela: ''Senza di lei ora la Lega non ci sarebbe''. La signora Bossi e' rimasta al suo fianco silenziosa, come sempre, durante il primo intervento del marito. Momenti scherzosi, invece, Bossi li ha riservati in particolare al ministro del Welfare Roberto Maroni. Indicandolo alla gente ha detto: ''Eccolo qui Maroni, trattatelo bene perche' se no vi taglia le pensioni''. Poi ridendo ha proseguito: ''Siamo amici da quando andavamo a fare insieme le scritte con la vernice sui muri di Varese''.

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