Tra pornografia e droga, tutti i segreti del "darknet". A svelarli, in una video intervista, è il Commissario capo Enea Filippini
LUGANO - Nelle ultime settimane una delle parole più usate sul web è stata “darknet”. Il termine ha iniziato ad avere popolarità attraverso uno dei casi di cronaca più strani e angoscianti che hanno tenuto banco di recente: quello della modella inglese ventenne, attirata in un finto set cinematografico nei pressi della Stazione Centrale di Milano; drogata e sequestrata e poi messa in "vendita", a fini sessuali, sul cosiddetto darkweb.
Ma cos’è il darknet? Lo abbiamo chiesto in una video intervista a Enea Filippini, Commissario capo della polizia cantonale: «È la parte oscura di Internet, una zona non facilmente accessibile a tutti. Insomma la parte nascosta della rete». Una zona conosciuta dagli esperti e dalla polizia dato che anche alle nostra latitudini grazie al darknet la polizia ha potuto effettuare alcuni arresti. «Si tratta perlopiù di reati legati alla pedopornografia e al traffico illegale di sostanze stupefacenti» ha spiegato Enea Filippini. Guarda la video intervista.