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STATI UNITIRicognizione nella tana del dinosauro

22.08.16 - 06:00
Il 5 agosto scorso i Dinosaur Jr. hanno dato alle stampe il nuovo album, “Give A Glimpse Of What Yer Not” (Jagjaguwar/Irascible). Murph (batteria) ne racconta la genesi…
Ricognizione nella tana del dinosauro
Il 5 agosto scorso i Dinosaur Jr. hanno dato alle stampe il nuovo album, “Give A Glimpse Of What Yer Not” (Jagjaguwar/Irascible). Murph (batteria) ne racconta la genesi…

AMHERST (MASSACHUSETTS) - Undici tracce ammalianti, in cui granitici muri sonori, costruiti al di sopra di distorsioni modulate oltre qualsiasi limite, recuperano psichedelia allo stato embrionale, cibandosi di essa.

“Give A Glimpse Of What Yer Not”, il titolo del disco, «è un verso della nona traccia, “Knocked Around”», rivela Murph, che con J Mascis (voce, chitarra) e Lou Barlow (basso), nel 2005, ha risvegliato il combo dal lungo letargo.

Murph, raccontami il processo di lavorazione dell’album…

«Abbiamo iniziato a lavorare alle canzoni lo scorso mese di dicembre: J non aveva nessun pezzo per le mani: nessun testo e nemmeno l’embrione di una sola linea melodica… Ma J, in questi termini, dal punto di vista compositivo, per intenderci, è come un fiume in piena, e nei giorni successivi al nostro rientro in studio, ha incominciato a “vomitare” riff, versi e strofe…».

Dove si sono svolte le registrazioni?

«Come per i tre dischi precedenti, all’interno dell’home studio di J, il Bisquiteen Studio di Amherst». 

Quale la modalità?

«Normalmente, registriamo prima la base ritmica – basso e batteria –, dopodiché, in overdub, chitarra e voce. Anche questa volta è andata così…».

I testi sono di J e di Lou (“Love Is…” e “Left/Right”): potresti comunque analizzarli?

«Dovresti parlarne con loro… Comunque, "il significato di ogni verso è al suo interno". Questo è quanto ha spiegato J la scorsa settimana, rispondendo alla medesima domanda».

Raccontami lo sviluppo del marchio sonoro della band…

«Sai, in studio J mi dice: “Qui servirebbe qualcosa alla Charlie Watts, anzi no, alla John Bonham…”. È in quegli istanti che tutto quanto prende forma… (ride)».

Hai citato Watts e Bonham a caso, oppure figurano tra i tuoi punti di riferimento?

«Devo dire che la mia formazione è iniziata ascoltando i dischi degli Stones e degli Zeppelin… Quindi, sì, Watts e Bonham figurano tra i miei punti di riferimento, così come accaduto per J che, come sai, anche lui è (stato) un batterista…».

Quali dischi avete ascoltato nel corso del processo di lavorazione di “Give A Glimpse Of What Yer Not”?

«Nulla, anche perché tendiamo a focalizzarci sul lavoro in studio…».

Oltre alle band che hai appena citato, cosa ascoltavi all’inizio degli anni Ottanta, nel momento in cui i Dinosaur Jr. sono venuti alla luce?

«Rock, punk, prog, jazz-fusion… Jimi Hendrix, Exploited, Chick Corea, Mahavishnu Orchestra, Van Der Graaf Generator, Can…».

Qual è l’ultimo disco che hai comprato?

«Il primo album dei Flock (omonimo, Columbia, 1969)».

Quanto e come è cambiata la scena musicale indipendente americana rispetto alla metà degli anni Ottanta?

«In termini generali, ho l’impressione che sia nutrita da più originalità e, grazie al web, oggi arriva ovunque. Devi sapere, inoltre, che qui da queste parti, all’epoca, le stazioni radiofoniche trasmettevano soltanto rock mainstream… Non era semplice farsi ascoltare…».

Per concludere, cosa accadde nel 1988, quando Lou lasciò la band?

«C’erano delle tensioni tra lui e J: Lou aveva già la testa nei Sebadoh…».

Tu hai fatto la stessa scelta nel 1993, entrando, due anni più tardi, nelle fila dei Lemonheads…

«Diciamo che il gruppo si era trasformato in una one man band, da lì la scelta di andarmene…».

 

 

TRACKLIST

Dinosaur Jr.

"Give A Glimpse Of What Yer Not" (Jagjaguwar/Irascible, 5 agosto 2016)

LP/CD/DIGITAL

 

1. Goin Down

2. Tiny

3. Be A Part

4. I Told Everyone

5. Love Is...

6. Good To Know

7. I Walk For Miles

8. Lost All Day

9. Knocked Around

10. Mirror

11. Left/Right

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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