Cerca e trova immobili

STATI UNITI«Costruire questo muro!», il grido degli studenti che fa tremare

12.11.16 - 15:02
Tra le misure più controverse che Donald Trump intende adottare, c'è questo presunto muro che dovrebbe separare il Messico dagli Stati Uniti. Un'idea che sembra attirare alcuni studenti del Michigan
«Costruire questo muro!», il grido degli studenti che fa tremare
Tra le misure più controverse che Donald Trump intende adottare, c'è questo presunto muro che dovrebbe separare il Messico dagli Stati Uniti. Un'idea che sembra attirare alcuni studenti del Michigan

NEW YORK - Gli effetti della vittoria di Donald Trump stanno già cominciando a farsi sentire in tutto il Paese. Mercoledì, un incidente si è verificato in un college di Royal Oak, città della Contea di Oakland, in Michigan. Stando a quanto riferisce "The Detroit News", al momento del pranzo in mensa, un gruppo di studenti ha iniziato a cantare: «costruire questo muro!». I ragazzi fanno riferimento ad una delle proposte più controverse di Donald Trump: costruire un muro tra Stati Uniti e Messico.

Josie Ramon, 12 anni, è rimasta così scioccata nel sentire i suoi amici sostenere l'idea del neo Presidente da prendere il suo smartphone e filmare la scena. «Volevo una prova da mostrare a mia madre. Le lacrime mi scorrevano lungo le guance. Ero così scossa. Una mia amica è scappata in bagno a piangere. Aveva paura», ha raccontato la ragazza, di origini messicane.

Quando ha visto il video surreale, Alicia Ramon, madre di Josie, lo ha subito inviato a un altro genitore. Il video ha rapidamente fatto il giro della scuola finendo su Facebook.

«E' successo oggi al Royal Oak Middle School» ha scritto Dee Perez-Scott sul social network. «I ragazzi latini piangevano. Queste grida erano umilianti e d'odio nei confronti degli altri. Semplicemente orribile», ha aggiunto.

Queste immagini sono diventate virali e hanno spinto la direzione scolastica a prendere provvedimenti. In un comunicato l'istituto ha assicurato di «lavorare con gli studenti per aiutarli a capire l'impatto delle loro parole sugli altri».

Questo incidente fa eco purtroppo alla copertina del prossimo numero della rivista "The New Yorker", che uscirà il 21 novembre.

 

An early look at next week's cover, “The Wall,” by Bob Staake: https://t.co/f9qJvRniou pic.twitter.com/u6RQRfQsI1

— The New Yorker (@NewYorker)

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

mgk 7 anni fa su tio
Riprovo, costruirr il muro di pontegana

rexlex 7 anni fa su tio
le case piu prospere sono quelle aperte alle genti, agli scambi di qualsiasi tipo.quelle con i muri, le inferiate sono soltanto prigioni destinate a perire.perlomeno cosi insegna la storia.e ricordiamoci che ciclicamente si susseguono le civiltà e i popoli. la nostra ahimè è evidentemente in fase calante.

Danny50 7 anni fa su tio
un paese e' come una casa. Una casa e' fatta di muri. I muri priteggono da intrusi che non vogliono entrare in casa senza bussare e chiedere permesso. Molto semplice. Le avversioni non sono che buonismi di chi vorrebbe l'anarchia globale

rexlex 7 anni fa su tio
Risposta a Danny50
le case piu prospere sono wuelle aperte alle genti, agli scambi di qualsiasi tipo.quelle con i muri, le inferiate sono soltanto prigioni destinate a perire.perlomeno cosi insegna la storia.e ricordiamoci che ciclicamente si susseguono le civiltà e i popoli. la nostra ahimè è evidentemente in fase calante.

sedelin 7 anni fa su tio
1989... momento di speranza 2016... momento di sconforto :-(
NOTIZIE PIÙ LETTE